Come leggere un bilancio d'esercizio


Per ogni attività, il bilancio d'esercizio è uno strumento davvero importante, una vera e propria fotografia della salute e delle performance di un'azienda. Non è solo un obbligo normativo, ma una risorsa preziosa per imprenditori, investitori, fornitori e chiunque voglia comprendere a fondo la situazione economica e finanziaria di un'attività.

Imparare a leggere un bilancio non è così complesso come potrebbe sembrare; richiede solo di conoscere le sue componenti principali e come interpretarle.

Cos'è un bilancio d'esercizio e perché è importante imparare a leggerlo

Il bilancio d'esercizio è un documento contabile ufficiale che ogni azienda, in particolare le società di capitali, deve redigere al termine del proprio anno fiscale. Il suo scopo principale è quello di mostrare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale (ciò che l'azienda possiede e deve), economica (i ricavi e i costi) e finanziaria (i flussi di cassa) dell'impresa in un determinato periodo, solitamente l'anno solare.

Perché è così importante dedicare tempo a leggere un bilancio? Perché il documento condivide informazioni preziose e dati concreti sullo stato di salute dell'attività. Per un imprenditore, significa poter valutare la sostenibilità delle scelte aziendali, identificare margini di guadagno e aree di spesa, e prendere decisioni informate per il futuro. Per chi guarda dall'esterno, come un potenziale investitore o un fornitore, il bilancio dà la possibilità di valutare l'affidabilità dell'azienda, la sua capacità di generare profitti e la sua solidità finanziaria. Inoltre, se si analizzano i bilanci dei concorrenti, si possono ottenere spunti utili per migliorare la propria posizione sul mercato.

In sintesi, saper leggere il bilancio aziendale è una competenza strategica in grado di far comprendere il passato, valutare il presente e pianificare il futuro della tua attività.

Come si legge il bilancio?

Approcciarsi alla lettura di un bilancio d'esercizio può sembrare intimidatorio, data la mole di numeri e voci. Tuttavia, seguendo un metodo strutturato, diventa un processo molto più gestibile e intuitivo. L'obiettivo non è memorizzare ogni cifra, ma cogliere le tendenze e gli equilibri principali.

Un buon punto di partenza è il Conto Economico, in quanto mostra i risultati delle operazioni dell'anno. Successivamente, si può passare allo Stato Patrimoniale per capire la composizione del patrimonio aziendale. La Nota Integrativa fornirà poi il contesto e le spiegazioni necessarie per interpretare correttamente i dati.

È utile non fermarsi a un singolo esercizio, ma allargare la prospettiva e analizzare i bilanci di più anni. Ciò ti permetterà di individuare tendenze, crescite o decrescite significative, e di capire se l'azienda sta migliorando o peggiorando nel tempo.

Infine, per una lettura più semplice e immediata, è consigliabile calcolare i risultati intermedi (come il margine operativo lordo) e utilizzare i valori percentuali. Questi ultimi sono particolarmente efficaci per confrontare voci diverse o per analizzare l'incidenza di costi e ricavi sulla performance complessiva. Ad esempio, capire che una certa voce di costo rappresenta il 10% dei ricavi totali ti dà un'informazione più immediata rispetto al solo valore assoluto.

Sezioni del bilancio d'esercizio

Il bilancio d'esercizio è un insieme di componenti che offrono diverse prospettive sulla vita dell'azienda. Pertanto le sezioni principali che lo compongono sono quattro, ognuna con un ruolo ben definito:

  • Lo Stato Patrimoniale: una "fotografia" della situazione patrimoniale e finanziaria in un preciso momento.
  • Il Conto Economico: che riassume l'andamento della gestione economica nell'arco di un anno.
  • La Nota Integrativa: un testo descrittivo che completa e chiarisce i numeri delle altre sezioni.
  • Il Rendiconto Finanziario: un resoconto dei flussi di denaro generati e utilizzati dall'azienda durante l'esercizio.

 

Lo Stato Patrimoniale

Lo Stato Patrimoniale è come un'istantanea dell'azienda scattata al termine dell'esercizio (tipicamente al 31 dicembre). Ti mostra cosa l'azienda possiede e da dove provengono le risorse che ha utilizzato per acquisire quei beni. Si divide in due grandi macro-categorie:

  • Attivo (o Attività): qui trovi tutto ciò che l'azienda possiede. Si tratta di beni (come immobili, macchinari, impianti, veicoli), crediti che l'azienda deve riscuotere da clienti o altri soggetti, e disponibilità liquide (denaro in cassa o in banca). L'attivo è suddiviso in immobilizzazioni (beni a lungo termine, come gli impianti) e attivo circolante (beni a breve termine, come le scorte o i crediti a breve).
  • Passivo (o Passività e Patrimonio Netto): questa sezione indica le fonti di finanziamento. Include i debiti dell'azienda verso banche, fornitori, dipendenti, e altre voci. Il Patrimonio Netto rappresenta le risorse apportate dai soci (capitale sociale) e gli utili non distribuiti che l'azienda ha accumulato nel tempo. È la "ricchezza" propria dell'azienda. Un Patrimonio Netto negativo è un segnale di forte instabilità.

 

Un buon equilibrio nello Stato Patrimoniale, dove il Patrimonio Netto è solido e c'è una buona proporzione tra risorse proprie e debiti, indica una gestione finanziaria sana e una maggiore capacità dell'azienda di far fronte ai propri impegni.

Il Conto Economico

Mentre lo Stato Patrimoniale è una fotografia, il Conto Economico è un vero e proprio "film" dell'attività economica dell'azienda nel corso dell'esercizio. Qui si riassumono tutti i ricavi e i costi che l'azienda ha sostenuto e generato da gennaio a dicembre. L'obiettivo finale di questa sezione è determinare l'utile o la perdita d'esercizio.

Le principali voci che trovi nel Conto Economico includono:

  • Ricavi delle vendite e delle prestazioni: i guadagni derivanti dalla vendita di prodotti o dall'erogazione di servizi, che sono la principale fonte di entrate dell'azienda.
  • Costi della produzione: tutte le spese sostenute per realizzare i ricavi, come l'acquisto di materie prime, i costi del personale, i servizi esterni (affitti, consulenze, utenze), e gli ammortamenti (la ripartizione nel tempo del costo dei beni strumentali).
  • Proventi e oneri finanziari: entrate e uscite legate alla gestione finanziaria, come interessi attivi sui depositi o interessi passivi sui prestiti.
  • Rettifiche di valore di attività finanziarie: rivalutazioni o svalutazioni di investimenti finanziari.
  • Proventi e oneri straordinari: voci di ricavo o costo che non rientrano nella gestione ordinaria dell'azienda (es. plusvalenze da vendita di immobili non strumentali).
  • Imposte sul reddito: le tasse calcolate sull'utile lordo dell'azienda.

 

Leggere il Conto Economico ti permette di capire se l'attività è redditizia e quali sono le aree in cui si concentrano le spese maggiori. Un utile d'esercizio positivo è un buon segno, mentre una perdita indica che i costi hanno superato i ricavi e suggeriscono la necessità di un'analisi più approfondita delle inefficienze.

La Nota Integrativa

La Nota Integrativa è la voce narrante del bilancio d'esercizio, un documento che accompagna e arricchisce i dati numerici dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico.

Il suo ruolo è quello di illustrare e chiarire i valori presentati nelle altre sezioni, fornendo informazioni aggiuntive che non possono essere espresse solo con i numeri. Contiene dettagli essenziali come:

  • I criteri contabili adottati: spiega le metodologie usate per valutare le voci di bilancio (ad esempio, come sono stati calcolati gli ammortamenti o la valutazione delle scorte). Importante in quanto diversi criteri possono portare a risultati numerici diversi.
  • Variazioni significative: specifica le modifiche rispetto all'esercizio precedente per le voci più rilevanti, aiutandoti a capire le dinamiche e le scelte gestionali.
  • Dettagli su voci specifiche: fornisce un'analisi più approfondita di determinate voci dello Stato Patrimoniale o del Conto Economico, che per ragioni di sintesi non possono essere pienamente esplicitate nei prospetti numerici.
  • Informazioni aggiuntive: include altre informazioni richieste dalla legge, come le operazioni con parti correlate, l'esposizione al rischio finanziario, le politiche di remunerazione e, sempre più spesso, dati relativi alla sostenibilità.

 

Il Rendiconto Finanziario

Il Rendiconto Finanziario è il quarto pilastro del bilancio d'esercizio, e la sua importanza è cresciuta notevolmente negli ultimi anni. Il documento fornisce una visione dinamica della gestione finanziaria dell'azienda e mostra come il denaro (flussi di cassa) è stato generato e utilizzato durante l'esercizio.

A differenza del Conto Economico, che registra ricavi e costi anche se non sono ancora stati incassati o pagati (secondo il principio di competenza), il Rendiconto Finanziario si concentra esclusivamente sui movimenti effettivi di cassa. È suddiviso in tre aree principali:

  • Flussi di cassa dell'attività operativa: riguardano il denaro generato o assorbito dalle operazioni tipiche dell'azienda (vendite, acquisti, pagamenti di stipendi e tasse).
  • Flussi di cassa dell'attività di investimento: mostrano il denaro speso o ricevuto per l'acquisto e la vendita di immobilizzazioni (come macchinari, immobili) o investimenti finanziari a lungo termine.

 

Flussi di cassa dell'attività di finanziamento: indicano i movimenti di denaro relativi ai prestiti ricevuti o rimborsati all'emissione o al riacquisto di azioni e alla distribuzione di dividendi.

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Per un'impresa, tenersi sempre informati è di fondamentale importanza. Il blog di iCRIBIS è la tua risorsa preziosa per rimanere costantemente aggiornato. Qui trovi articoli dedicati a temi chiave come valutazione del rischio aziendale, come aprire una filiale all’estero, certificazioni aziendali, affidabilità finanziaria e tanto altro ancora.


CHI SIAMO

iCRIBIS è il portale e-commerce di Cribis che offre accesso alla banca dati di informazioni commerciali su imprese italiane ed estere. Ideale per piccole imprese e professionisti, iCRIBIS aiuta a tutelare i crediti e ridurre gli insoluti. Migliaia di piccole aziende e privati lo scelgono quotidianamente per informarsi su clienti, fornitori e concorrenti, con la garanzia di dati di qualità, sempre accessibili online.

Come leggere un bilancio d'esercizio


Per ogni attività, il bilancio d'esercizio è uno strumento davvero importante, una vera e propria fotografia della salute e delle performance di un'azienda. Non è solo un obbligo normativo, ma una risorsa preziosa per imprenditori, investitori, fornitori e chiunque voglia comprendere a fondo la situazione economica e finanziaria di un'attività.

Imparare a leggere un bilancio non è così complesso come potrebbe sembrare; richiede solo di conoscere le sue componenti principali e come interpretarle.

Cos'è un bilancio d'esercizio e perché è importante imparare a leggerlo

Il bilancio d'esercizio è un documento contabile ufficiale che ogni azienda, in particolare le società di capitali, deve redigere al termine del proprio anno fiscale. Il suo scopo principale è quello di mostrare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale (ciò che l'azienda possiede e deve), economica (i ricavi e i costi) e finanziaria (i flussi di cassa) dell'impresa in un determinato periodo, solitamente l'anno solare.

Perché è così importante dedicare tempo a leggere un bilancio? Perché il documento condivide informazioni preziose e dati concreti sullo stato di salute dell'attività. Per un imprenditore, significa poter valutare la sostenibilità delle scelte aziendali, identificare margini di guadagno e aree di spesa, e prendere decisioni informate per il futuro. Per chi guarda dall'esterno, come un potenziale investitore o un fornitore, il bilancio dà la possibilità di valutare l'affidabilità dell'azienda, la sua capacità di generare profitti e la sua solidità finanziaria. Inoltre, se si analizzano i bilanci dei concorrenti, si possono ottenere spunti utili per migliorare la propria posizione sul mercato.

In sintesi, saper leggere il bilancio aziendale è una competenza strategica in grado di far comprendere il passato, valutare il presente e pianificare il futuro della tua attività.

Come si legge il bilancio?

Approcciarsi alla lettura di un bilancio d'esercizio può sembrare intimidatorio, data la mole di numeri e voci. Tuttavia, seguendo un metodo strutturato, diventa un processo molto più gestibile e intuitivo. L'obiettivo non è memorizzare ogni cifra, ma cogliere le tendenze e gli equilibri principali.

Un buon punto di partenza è il Conto Economico, in quanto mostra i risultati delle operazioni dell'anno. Successivamente, si può passare allo Stato Patrimoniale per capire la composizione del patrimonio aziendale. La Nota Integrativa fornirà poi il contesto e le spiegazioni necessarie per interpretare correttamente i dati.

È utile non fermarsi a un singolo esercizio, ma allargare la prospettiva e analizzare i bilanci di più anni. Ciò ti permetterà di individuare tendenze, crescite o decrescite significative, e di capire se l'azienda sta migliorando o peggiorando nel tempo.

Infine, per una lettura più semplice e immediata, è consigliabile calcolare i risultati intermedi (come il margine operativo lordo) e utilizzare i valori percentuali. Questi ultimi sono particolarmente efficaci per confrontare voci diverse o per analizzare l'incidenza di costi e ricavi sulla performance complessiva. Ad esempio, capire che una certa voce di costo rappresenta il 10% dei ricavi totali ti dà un'informazione più immediata rispetto al solo valore assoluto.

Sezioni del bilancio d'esercizio

Il bilancio d'esercizio è un insieme di componenti che offrono diverse prospettive sulla vita dell'azienda. Pertanto le sezioni principali che lo compongono sono quattro, ognuna con un ruolo ben definito:

  • Lo Stato Patrimoniale: una "fotografia" della situazione patrimoniale e finanziaria in un preciso momento.
  • Il Conto Economico: che riassume l'andamento della gestione economica nell'arco di un anno.
  • La Nota Integrativa: un testo descrittivo che completa e chiarisce i numeri delle altre sezioni.
  • Il Rendiconto Finanziario: un resoconto dei flussi di denaro generati e utilizzati dall'azienda durante l'esercizio.

 

Lo Stato Patrimoniale

Lo Stato Patrimoniale è come un'istantanea dell'azienda scattata al termine dell'esercizio (tipicamente al 31 dicembre). Ti mostra cosa l'azienda possiede e da dove provengono le risorse che ha utilizzato per acquisire quei beni. Si divide in due grandi macro-categorie:

  • Attivo (o Attività): qui trovi tutto ciò che l'azienda possiede. Si tratta di beni (come immobili, macchinari, impianti, veicoli), crediti che l'azienda deve riscuotere da clienti o altri soggetti, e disponibilità liquide (denaro in cassa o in banca). L'attivo è suddiviso in immobilizzazioni (beni a lungo termine, come gli impianti) e attivo circolante (beni a breve termine, come le scorte o i crediti a breve).
  • Passivo (o Passività e Patrimonio Netto): questa sezione indica le fonti di finanziamento. Include i debiti dell'azienda verso banche, fornitori, dipendenti, e altre voci. Il Patrimonio Netto rappresenta le risorse apportate dai soci (capitale sociale) e gli utili non distribuiti che l'azienda ha accumulato nel tempo. È la "ricchezza" propria dell'azienda. Un Patrimonio Netto negativo è un segnale di forte instabilità.

 

Un buon equilibrio nello Stato Patrimoniale, dove il Patrimonio Netto è solido e c'è una buona proporzione tra risorse proprie e debiti, indica una gestione finanziaria sana e una maggiore capacità dell'azienda di far fronte ai propri impegni.

Il Conto Economico

Mentre lo Stato Patrimoniale è una fotografia, il Conto Economico è un vero e proprio "film" dell'attività economica dell'azienda nel corso dell'esercizio. Qui si riassumono tutti i ricavi e i costi che l'azienda ha sostenuto e generato da gennaio a dicembre. L'obiettivo finale di questa sezione è determinare l'utile o la perdita d'esercizio.

Le principali voci che trovi nel Conto Economico includono:

  • Ricavi delle vendite e delle prestazioni: i guadagni derivanti dalla vendita di prodotti o dall'erogazione di servizi, che sono la principale fonte di entrate dell'azienda.
  • Costi della produzione: tutte le spese sostenute per realizzare i ricavi, come l'acquisto di materie prime, i costi del personale, i servizi esterni (affitti, consulenze, utenze), e gli ammortamenti (la ripartizione nel tempo del costo dei beni strumentali).
  • Proventi e oneri finanziari: entrate e uscite legate alla gestione finanziaria, come interessi attivi sui depositi o interessi passivi sui prestiti.
  • Rettifiche di valore di attività finanziarie: rivalutazioni o svalutazioni di investimenti finanziari.
  • Proventi e oneri straordinari: voci di ricavo o costo che non rientrano nella gestione ordinaria dell'azienda (es. plusvalenze da vendita di immobili non strumentali).
  • Imposte sul reddito: le tasse calcolate sull'utile lordo dell'azienda.

 

Leggere il Conto Economico ti permette di capire se l'attività è redditizia e quali sono le aree in cui si concentrano le spese maggiori. Un utile d'esercizio positivo è un buon segno, mentre una perdita indica che i costi hanno superato i ricavi e suggeriscono la necessità di un'analisi più approfondita delle inefficienze.

La Nota Integrativa

La Nota Integrativa è la voce narrante del bilancio d'esercizio, un documento che accompagna e arricchisce i dati numerici dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico.

Il suo ruolo è quello di illustrare e chiarire i valori presentati nelle altre sezioni, fornendo informazioni aggiuntive che non possono essere espresse solo con i numeri. Contiene dettagli essenziali come:

  • I criteri contabili adottati: spiega le metodologie usate per valutare le voci di bilancio (ad esempio, come sono stati calcolati gli ammortamenti o la valutazione delle scorte). Importante in quanto diversi criteri possono portare a risultati numerici diversi.
  • Variazioni significative: specifica le modifiche rispetto all'esercizio precedente per le voci più rilevanti, aiutandoti a capire le dinamiche e le scelte gestionali.
  • Dettagli su voci specifiche: fornisce un'analisi più approfondita di determinate voci dello Stato Patrimoniale o del Conto Economico, che per ragioni di sintesi non possono essere pienamente esplicitate nei prospetti numerici.
  • Informazioni aggiuntive: include altre informazioni richieste dalla legge, come le operazioni con parti correlate, l'esposizione al rischio finanziario, le politiche di remunerazione e, sempre più spesso, dati relativi alla sostenibilità.

 

Il Rendiconto Finanziario

Il Rendiconto Finanziario è il quarto pilastro del bilancio d'esercizio, e la sua importanza è cresciuta notevolmente negli ultimi anni. Il documento fornisce una visione dinamica della gestione finanziaria dell'azienda e mostra come il denaro (flussi di cassa) è stato generato e utilizzato durante l'esercizio.

A differenza del Conto Economico, che registra ricavi e costi anche se non sono ancora stati incassati o pagati (secondo il principio di competenza), il Rendiconto Finanziario si concentra esclusivamente sui movimenti effettivi di cassa. È suddiviso in tre aree principali:

  • Flussi di cassa dell'attività operativa: riguardano il denaro generato o assorbito dalle operazioni tipiche dell'azienda (vendite, acquisti, pagamenti di stipendi e tasse).
  • Flussi di cassa dell'attività di investimento: mostrano il denaro speso o ricevuto per l'acquisto e la vendita di immobilizzazioni (come macchinari, immobili) o investimenti finanziari a lungo termine.

 

Flussi di cassa dell'attività di finanziamento: indicano i movimenti di denaro relativi ai prestiti ricevuti o rimborsati all'emissione o al riacquisto di azioni e alla distribuzione di dividendi.

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Per un'impresa, tenersi sempre informati è di fondamentale importanza. Il blog di iCRIBIS è la tua risorsa preziosa per rimanere costantemente aggiornato. Qui trovi articoli dedicati a temi chiave come valutazione del rischio aziendale, come aprire una filiale all’estero, certificazioni aziendali, affidabilità finanziaria e tanto altro ancora.


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