I NUMERI DELLE ATTIVITA' SPORTIVE IN ITALIA


Dal 4 al 7 luglio 2024 presso il Mediolanum Forum di Milano si svolgerà la 19a edizione dei Mondiali di Kendo, uno degli appuntamenti più attesi dagli amanti di questa importante arte marziale giapponese, che può contare nel mondo circa 5 milioni di praticanti. Lo sport nel nostro Paese genera un giro d’affari non trascurabile, importante da analizzare per l’economia da indotto e le ricadute sociali positive che comporta. Per questo motivo il nostro approfondimento di questo mese si concentrerà proprio sulle realtà italiane con codice ATECO 93.1 (attività sportive) e le relative classi e sottocategorie.

infografica

 

La distribuzione territoriale delle attività sportive in Italia

Da un punto di vista geografico le oltre 26mila imprese della popolazione analizzata si concentrano per poco meno della metà, il 49,6%, nelle regioni dell’Italia settentrionale (il 28,8% nel Nord-Ovest e il 20,8% nel Nord-Est). Il restante 50,4%, invece, si trova tra le regioni del Centro (24,7%), del Sud Italia (18%) e delle Isole (7,7%).
La Lombardia con il 18,4% è il territorio regionale con la più alta concentrazione di attività sportive in Italia, seguita dal Lazio (12,7%) e dall'Emilia-Romagna (9,4%). Completano le prime dieci posizioni del ranking il Veneto (8%), la Toscana (7,6%), il Piemonte (7,5%), la Campania (7%), la Sicilia (5,8%) la Puglia (5,1%) e le Marche (2,9%). Nelle ultime tre posizioni troviamo invece la Basilicata (0,7%), il Molise (0,4%) e la Valle d’Aosta (0,3%).

Le caratteristiche della popolazione delle attività sportive

Se si osserva il settore dal punto di vista delle attività presenti, è possibile osservare come circa un quarto delle realtà italiane, il 27,3% del totale, siano enti e organizzazioni sportive di promozione degli eventi sportivi. Interessante anche il numero delle attività dei club sportivi (23,1%) e di gestione delle palestre (19,3%). Poche, al contrario, le attività delle guide alpine (0,4%) e di gestione di impianti per eventi sportivi all’aperto o al coperto (0,3%).

sport

Sotto il profilo organizzativo circa la metà delle attività sportive presenti nel nostro Paese sono società di capitali (54,8%). Inferiore, invece, la percentuale delle società con altre forme (30,8%), le imprese individuali (8.9%) e le società di persone (5,5%). In particolare, tra le società di capitali è da evidenziare la non trascurabile presenza delle società a responsabilità limitata (48,7%) e delle società a responsabilità limitata semplificata (3,3%).
Le realtà imprenditoriali della popolazione analizzata nell’ultimo triennio hanno visto crescere in maniera costante il numero dei dipendenti: a dicembre 2023, infatti, questi erano poco più di 35mila (+9,9% rispetto al 2022 e +20,3% rispetto al 2021). Nello specifico il 69% delle attività sportive impiega meno di due persone, mentre il numero medio di dipendenti si aggira intorno alle 1,3 unità.

L’affidabilità economico commerciale

La popolazione analizzata si distingue per un’affidabilità economico commerciale relativamente buona (per il calcolo dell’indice sono state utilizzate numerose variabili, tra cui informazioni anagrafiche, indici e dati di bilancio, presenza di informazioni negative, anzianità aziendale, esperienze di pagamento). Tra le imprese della popolazione analizzata di cui è disponibile il dato, infatti, il 17,6% ha un indice di rischio minimo e il 38,1% ha un rischio più basso della media. Le imprese con una rischiosità massima sono invece il 14,1%, mentre quelle con un rischio più alto della media sono il 29,9% del totale della popolazione.

La digital attitude e la propensione all’innovazione

digitalizzazione

Le attività sportive italiane si contraddistinguono per un grado di innovazione piuttosto basso. Le imprese con uno score d’innovazione alto sono solo il 2,5%, quelle che fanno registrare uno score sopra la media sono il 10,8% e quelle con uno score medio il 12,7%. Al contrario le realtà con un punteggio sotto la media sono il 17,3%, mentre quelle con uno una propensione all’innovazione basso il 19,2%.
Anche il grado di digitalizzazione della popolazione aziendale analizzata è carente. Infatti, le imprese con una digital attitude sotto la media sono il 4,1%, mentre quelle con un punteggio basso sono il 40% del totale. Poche invece le realtà con uno score alto (3.9%), quelle con un punteggio medio (9%) e quelle con una digital attitude sopra la media (5,6%).

I numeri delle attività sportive guidate da donne

Sono poco più di 4mila le attività sportive guidate da donne nel nostro Paese, il 17% del totale delle imprese del settore. Nello specifico quest’ultime nel 55,5% dei casi hanno una compagine composta in maniera esclusiva da donne, nel 34,8% si contraddistinguono per una partecipazione forte, mentre nel 9,7% dei casi la presenza femminile è maggioritaria.
Dal punto di vista dei settori economici l’attività più gettonata è la gestione di palestre (26,3%), seguita dagli enti e le organizzazioni di promozione di eventi sportivi (25,1%) e le attività dei club sportivi (19,7%). Significativa anche la percentuale della gestione di altri impianti sportivi (8,3%), di impianti polivalenti (5,3%) e delle piscine (2,8%).
Infine, sotto il profilo della forma legale, la popolazione delle imprese femminili si compone per oltre la metà di società di capitali (57,3%). Il restante 42,7% è formato, invece, da società di altre forme (26,9), da imprese individuali (9%) e da società di persone (6,8%).

Il fatturato stimato delle attività sportive tricolore

Le attività sportive senza obbligo di bilancio, costituite da un anno o più e a cui è stato assegnato il codice ATECO si attestano per lo 0,9% nella fascia inferiore ai 50.000€, per il 4,6% nella fascia 50.000 - 99.99€, per il 7,5% nella fascia 100.000 - 499.999€ e per lo 0,1% nella fascia di fatturato stimato superiore a 500.000€.

Il fatturato delle attività sportive italiane

sport e fatturato

Secondo gli ultimi dati disponibili Il fatturato del settore è in crescita: il fatturato del 2022, infatti, è pari a 4,2 miliardi di euro (+44,8% rispetto al 2021 e +55,5% rispetto al 2020).Nello specifico le imprese della popolazione analizzata si attestano, per il 13,2% nella fascia inferiore ai 50.000 €, per il 6,2% nella fascia 50.000 – 99.999 €, per il 16,6% nella fascia 100.000 - 499.999 €, per il 3,5% nella fascia 500.000 - 999.999 €, per il 2,5% nella fascia 1.000.000 – 4.999.999 €, per lo 0,2% nella fascia 5.000.000 – 9.999.999 € e per lo 0,1% nella fascia di fatturato superiore ai 10.000.000 €.

Nelle prime dieci posizioni della classifica delle attività sportive italiane con il fatturato maggiore troviamo:

 


CHI SIAMO?

iCRIBIS, è il canale e-commerce di Cribis D&B per accedere alla banca dati di Informazioni Commerciali sulle imprese. iCRIBIS soddisfa le esigenze di piccole imprese e professionisti, che hanno la necessità di tutelare i propri crediti e di ridurre gli insoluti. E' la scelta quotidiana di migliaia di piccole aziende e privati che, in modo semplice e conveniente, riescono a informarsi su clienti, fornitori e concorrenti, con la garanzia di dati di qualità, accessibili in qualsiasi momento direttamente online.

I NUMERI DELLE ATTIVITA' SPORTIVE IN ITALIA


Dal 4 al 7 luglio 2024 presso il Mediolanum Forum di Milano si svolgerà la 19a edizione dei Mondiali di Kendo, uno degli appuntamenti più attesi dagli amanti di questa importante arte marziale giapponese, che può contare nel mondo circa 5 milioni di praticanti. Lo sport nel nostro Paese genera un giro d’affari non trascurabile, importante da analizzare per l’economia da indotto e le ricadute sociali positive che comporta. Per questo motivo il nostro approfondimento di questo mese si concentrerà proprio sulle realtà italiane con codice ATECO 93.1 (attività sportive) e le relative classi e sottocategorie.

infografica

 

La distribuzione territoriale delle attività sportive in Italia

Da un punto di vista geografico le oltre 26mila imprese della popolazione analizzata si concentrano per poco meno della metà, il 49,6%, nelle regioni dell’Italia settentrionale (il 28,8% nel Nord-Ovest e il 20,8% nel Nord-Est). Il restante 50,4%, invece, si trova tra le regioni del Centro (24,7%), del Sud Italia (18%) e delle Isole (7,7%).
La Lombardia con il 18,4% è il territorio regionale con la più alta concentrazione di attività sportive in Italia, seguita dal Lazio (12,7%) e dall'Emilia-Romagna (9,4%). Completano le prime dieci posizioni del ranking il Veneto (8%), la Toscana (7,6%), il Piemonte (7,5%), la Campania (7%), la Sicilia (5,8%) la Puglia (5,1%) e le Marche (2,9%). Nelle ultime tre posizioni troviamo invece la Basilicata (0,7%), il Molise (0,4%) e la Valle d’Aosta (0,3%).

Le caratteristiche della popolazione delle attività sportive

Se si osserva il settore dal punto di vista delle attività presenti, è possibile osservare come circa un quarto delle realtà italiane, il 27,3% del totale, siano enti e organizzazioni sportive di promozione degli eventi sportivi. Interessante anche il numero delle attività dei club sportivi (23,1%) e di gestione delle palestre (19,3%). Poche, al contrario, le attività delle guide alpine (0,4%) e di gestione di impianti per eventi sportivi all’aperto o al coperto (0,3%).

sport

Sotto il profilo organizzativo circa la metà delle attività sportive presenti nel nostro Paese sono società di capitali (54,8%). Inferiore, invece, la percentuale delle società con altre forme (30,8%), le imprese individuali (8.9%) e le società di persone (5,5%). In particolare, tra le società di capitali è da evidenziare la non trascurabile presenza delle società a responsabilità limitata (48,7%) e delle società a responsabilità limitata semplificata (3,3%).
Le realtà imprenditoriali della popolazione analizzata nell’ultimo triennio hanno visto crescere in maniera costante il numero dei dipendenti: a dicembre 2023, infatti, questi erano poco più di 35mila (+9,9% rispetto al 2022 e +20,3% rispetto al 2021). Nello specifico il 69% delle attività sportive impiega meno di due persone, mentre il numero medio di dipendenti si aggira intorno alle 1,3 unità.

L’affidabilità economico commerciale

La popolazione analizzata si distingue per un’affidabilità economico commerciale relativamente buona (per il calcolo dell’indice sono state utilizzate numerose variabili, tra cui informazioni anagrafiche, indici e dati di bilancio, presenza di informazioni negative, anzianità aziendale, esperienze di pagamento). Tra le imprese della popolazione analizzata di cui è disponibile il dato, infatti, il 17,6% ha un indice di rischio minimo e il 38,1% ha un rischio più basso della media. Le imprese con una rischiosità massima sono invece il 14,1%, mentre quelle con un rischio più alto della media sono il 29,9% del totale della popolazione.

La digital attitude e la propensione all’innovazione

digitalizzazione

Le attività sportive italiane si contraddistinguono per un grado di innovazione piuttosto basso. Le imprese con uno score d’innovazione alto sono solo il 2,5%, quelle che fanno registrare uno score sopra la media sono il 10,8% e quelle con uno score medio il 12,7%. Al contrario le realtà con un punteggio sotto la media sono il 17,3%, mentre quelle con uno una propensione all’innovazione basso il 19,2%.
Anche il grado di digitalizzazione della popolazione aziendale analizzata è carente. Infatti, le imprese con una digital attitude sotto la media sono il 4,1%, mentre quelle con un punteggio basso sono il 40% del totale. Poche invece le realtà con uno score alto (3.9%), quelle con un punteggio medio (9%) e quelle con una digital attitude sopra la media (5,6%).

I numeri delle attività sportive guidate da donne

Sono poco più di 4mila le attività sportive guidate da donne nel nostro Paese, il 17% del totale delle imprese del settore. Nello specifico quest’ultime nel 55,5% dei casi hanno una compagine composta in maniera esclusiva da donne, nel 34,8% si contraddistinguono per una partecipazione forte, mentre nel 9,7% dei casi la presenza femminile è maggioritaria.
Dal punto di vista dei settori economici l’attività più gettonata è la gestione di palestre (26,3%), seguita dagli enti e le organizzazioni di promozione di eventi sportivi (25,1%) e le attività dei club sportivi (19,7%). Significativa anche la percentuale della gestione di altri impianti sportivi (8,3%), di impianti polivalenti (5,3%) e delle piscine (2,8%).
Infine, sotto il profilo della forma legale, la popolazione delle imprese femminili si compone per oltre la metà di società di capitali (57,3%). Il restante 42,7% è formato, invece, da società di altre forme (26,9), da imprese individuali (9%) e da società di persone (6,8%).

Il fatturato stimato delle attività sportive tricolore

Le attività sportive senza obbligo di bilancio, costituite da un anno o più e a cui è stato assegnato il codice ATECO si attestano per lo 0,9% nella fascia inferiore ai 50.000€, per il 4,6% nella fascia 50.000 - 99.99€, per il 7,5% nella fascia 100.000 - 499.999€ e per lo 0,1% nella fascia di fatturato stimato superiore a 500.000€.

Il fatturato delle attività sportive italiane

sport e fatturato

Secondo gli ultimi dati disponibili Il fatturato del settore è in crescita: il fatturato del 2022, infatti, è pari a 4,2 miliardi di euro (+44,8% rispetto al 2021 e +55,5% rispetto al 2020).Nello specifico le imprese della popolazione analizzata si attestano, per il 13,2% nella fascia inferiore ai 50.000 €, per il 6,2% nella fascia 50.000 – 99.999 €, per il 16,6% nella fascia 100.000 - 499.999 €, per il 3,5% nella fascia 500.000 - 999.999 €, per il 2,5% nella fascia 1.000.000 – 4.999.999 €, per lo 0,2% nella fascia 5.000.000 – 9.999.999 € e per lo 0,1% nella fascia di fatturato superiore ai 10.000.000 €.

Nelle prime dieci posizioni della classifica delle attività sportive italiane con il fatturato maggiore troviamo:

 


CHI SIAMO?

iCRIBIS, è il canale e-commerce di Cribis D&B per accedere alla banca dati di Informazioni Commerciali sulle imprese. iCRIBIS soddisfa le esigenze di piccole imprese e professionisti, che hanno la necessità di tutelare i propri crediti e di ridurre gli insoluti. E' la scelta quotidiana di migliaia di piccole aziende e privati che, in modo semplice e conveniente, riescono a informarsi su clienti, fornitori e concorrenti, con la garanzia di dati di qualità, accessibili in qualsiasi momento direttamente online.

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