OREFICERIA E PRODUZIONE DI GIOIELLI IN ITALIA


L’oreficeria e la produzione di gioielli rappresentano da sempre uno dei fiori all’occhiello del “Made in Italy”. Nonostante la difficile situazione economica degli ultimi anni, caratterizzata dal rallentamento dei consumi, il settore della produzione orafa e della gioielleria è stato in grado di resistere, innovando costantemente la sua offerta e favorendo i segmenti di produzione a più alto valore aggiunto con un forte contenuto creativo.

oreficeriaitalia

A tal riguardo, in questo approfondimento dell’osservatorio iCRIBIS, vogliamo proporre uno studio sulle imprese che rientrano nel gruppo 32.1 della classificazione ATECO, ossia quello delle aziende impegnate nella fabbricazione di gioielli, nella lavorazione delle pietre preziose e bigiotteria.

La distribuzione geografica del settore orafo gioielliero

Le oltre 10mila imprese dell’industria orafa e della gioielleria si concentrano per circa il 43,1% nella parte Nord della penisola italiana: nello specifico la distribuzione territoriale delle aziende in esame si trova per il 25,2% nel Nord-Ovest e per il restante 17,9% nel Nord-Est. Circa un'impresa orafa su tre, il 33,7%, si trova nell’Italia centrale e il restante 23,2% è localizzato nel Mezzogiorno (di cui il 6,7% nelle Isole).

La Toscana, con oltre 2mila unità e un’incidenza prossima al 20% sul totale nazionale, si conferma la regione con il più alto numero di imprese produttrici di oggetti di gioielleria e oreficeria. Completano le prime dieci posizioni del ranking Lombardia (12,7%), Veneto (11,1%), Piemonte (10,4%), Campania (7,8%), Emilia-Romagna (4,6%), Sicilia (4%), Puglia (3,8%), Marche (2,8%) e Sardegna (2,7%).

La distribuzione provinciale è sostanzialmente in linea con quella regionale e ricalca la distribuzione dei principali distretti orafi italiani: prima è la provincia di Arezzo (12,4%), seguita dalle province di Roma (8,3%), Alessandria (7,5%), Milano (6,6%), Vicenza (5,6%), Napoli (4,9%), Firenze (4,4%), Torino (1,9%) e Caserta (1,9%).

La divisione merceologica dell’industria orafa e produzione gioielli

Il settore italiano dell’oreficeria e della manifattura di gioielli si caratterizza per una base produttiva di oltre 10mila aziende sul territorio nazionale. Circa due terzi della popolazione analizzata, il 67,1%, fabbrica oggetti di gioielleria e oreficeria in metalli preziosi o rivestiti di metalli preziosi. La restante parte è formata per il 26,2% da realtà che realizzano bigiotteria e articoli simili, per il 3,3% da aziende che lavorano pietre preziose e semipreziose per gioielleria e per uso industriale, per l’1,8% da produttori di oggetti di gioielleria, oreficeria e articoli connessi e per lo 0,9% da imprese che fabbricano gioielli, bigiotteria e lavorano pietre preziose. Residuali i produttori di bigiotteria (0,2%), le imprese che coniano monete (0,1%) e quelle che fabbricano cinturini metallici per orologi (0,1%).

Le caratteristiche del settore orafo gioielliero

Le maglie del settore sono formate in buona parte da microimprese e medio-piccole realtà imprenditoriali. Circa due aziende su tre sono imprese individuali (il 66,7% del totale), le società di capitali sono il 18,3%, le società di persone il 14,9% e quelle con altre forme giuridiche il restante 0,1%. ll settore orafo e della gioielleria è uno dei più export-oriented del comparto moda: la percentuale d’imprese che dichiara di esportare i loro prodotti all’estero è del 10,7%, con principali Paesi di destinazione Stati Uniti, Svizzera, Emirati Arabi e Francia. Infine, a fronte di un fatturato dell’industria orafa, argentiera e della gioielleria che nel 2021 ha sfiorato i 9 miliardi di euro (stime elaborate dal Centro Studi di Confindustria Moda per Federorafi), le aziende delle quali si conosce la performance economica (circa il 16,6% del totale), dichiarano nel 5,4% dei casi un fatturato compreso tra 100.000 e 499.99 €, per il 2,2% tra 500.000 e 999.999 € e per il 3,3% un fatturato compreso nella fascia 1.000.000 – 4.999.999€. Agli estremi della distribuzione troviamo il 3,9% che fattura meno di 100.000 € e il restante 1,8% che ha un fatturato superiore a 5.000.000€. Nella “top ten” delle imprese del settore orafo argentiero gioielliero con il fatturato maggiore troviamo:

Nella “top ten” delle imprese apistiche con il fatturato maggiore troviamo:

  1. Bulgari Gioielli Spa
  2. IGP Spa
  3. Unoaerre Industries Spa
  4. Filk Spa
  5. Pomellato Spa
  6. Asolo Oro Spa
  7. Leo Francia Srl
  8. AMP Spa
  9. Itam Spa
  10. Vieri Spa

OREFICERIA E PRODUZIONE DI GIOIELLI IN ITALIA


L’oreficeria e la produzione di gioielli rappresentano da sempre uno dei fiori all’occhiello del “Made in Italy”. Nonostante la difficile situazione economica degli ultimi anni, caratterizzata dal rallentamento dei consumi, il settore della produzione orafa e della gioielleria è stato in grado di resistere, innovando costantemente la sua offerta e favorendo i segmenti di produzione a più alto valore aggiunto con un forte contenuto creativo.

oreficeriaitalia

A tal riguardo, in questo approfondimento dell’osservatorio iCRIBIS, vogliamo proporre uno studio sulle imprese che rientrano nel gruppo 32.1 della classificazione ATECO, ossia quello delle aziende impegnate nella fabbricazione di gioielli, nella lavorazione delle pietre preziose e bigiotteria.

La distribuzione geografica del settore orafo gioielliero

Le oltre 10mila imprese dell’industria orafa e della gioielleria si concentrano per circa il 43,1% nella parte Nord della penisola italiana: nello specifico la distribuzione territoriale delle aziende in esame si trova per il 25,2% nel Nord-Ovest e per il restante 17,9% nel Nord-Est. Circa un'impresa orafa su tre, il 33,7%, si trova nell’Italia centrale e il restante 23,2% è localizzato nel Mezzogiorno (di cui il 6,7% nelle Isole).

La Toscana, con oltre 2mila unità e un’incidenza prossima al 20% sul totale nazionale, si conferma la regione con il più alto numero di imprese produttrici di oggetti di gioielleria e oreficeria. Completano le prime dieci posizioni del ranking Lombardia (12,7%), Veneto (11,1%), Piemonte (10,4%), Campania (7,8%), Emilia-Romagna (4,6%), Sicilia (4%), Puglia (3,8%), Marche (2,8%) e Sardegna (2,7%).

La distribuzione provinciale è sostanzialmente in linea con quella regionale e ricalca la distribuzione dei principali distretti orafi italiani: prima è la provincia di Arezzo (12,4%), seguita dalle province di Roma (8,3%), Alessandria (7,5%), Milano (6,6%), Vicenza (5,6%), Napoli (4,9%), Firenze (4,4%), Torino (1,9%) e Caserta (1,9%).

La divisione merceologica dell’industria orafa e produzione gioielli

Il settore italiano dell’oreficeria e della manifattura di gioielli si caratterizza per una base produttiva di oltre 10mila aziende sul territorio nazionale. Circa due terzi della popolazione analizzata, il 67,1%, fabbrica oggetti di gioielleria e oreficeria in metalli preziosi o rivestiti di metalli preziosi. La restante parte è formata per il 26,2% da realtà che realizzano bigiotteria e articoli simili, per il 3,3% da aziende che lavorano pietre preziose e semipreziose per gioielleria e per uso industriale, per l’1,8% da produttori di oggetti di gioielleria, oreficeria e articoli connessi e per lo 0,9% da imprese che fabbricano gioielli, bigiotteria e lavorano pietre preziose. Residuali i produttori di bigiotteria (0,2%), le imprese che coniano monete (0,1%) e quelle che fabbricano cinturini metallici per orologi (0,1%).

Le caratteristiche del settore orafo gioielliero

Le maglie del settore sono formate in buona parte da microimprese e medio-piccole realtà imprenditoriali. Circa due aziende su tre sono imprese individuali (il 66,7% del totale), le società di capitali sono il 18,3%, le società di persone il 14,9% e quelle con altre forme giuridiche il restante 0,1%. ll settore orafo e della gioielleria è uno dei più export-oriented del comparto moda: la percentuale d’imprese che dichiara di esportare i loro prodotti all’estero è del 10,7%, con principali Paesi di destinazione Stati Uniti, Svizzera, Emirati Arabi e Francia. Infine, a fronte di un fatturato dell’industria orafa, argentiera e della gioielleria che nel 2021 ha sfiorato i 9 miliardi di euro (stime elaborate dal Centro Studi di Confindustria Moda per Federorafi), le aziende delle quali si conosce la performance economica (circa il 16,6% del totale), dichiarano nel 5,4% dei casi un fatturato compreso tra 100.000 e 499.99 €, per il 2,2% tra 500.000 e 999.999 € e per il 3,3% un fatturato compreso nella fascia 1.000.000 – 4.999.999€. Agli estremi della distribuzione troviamo il 3,9% che fattura meno di 100.000 € e il restante 1,8% che ha un fatturato superiore a 5.000.000€. Nella “top ten” delle imprese del settore orafo argentiero gioielliero con il fatturato maggiore troviamo:

Nella “top ten” delle imprese apistiche con il fatturato maggiore troviamo:

  1. Bulgari Gioielli Spa
  2. IGP Spa
  3. Unoaerre Industries Spa
  4. Filk Spa
  5. Pomellato Spa
  6. Asolo Oro Spa
  7. Leo Francia Srl
  8. AMP Spa
  9. Itam Spa
  10. Vieri Spa

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