Le sopravvenienze attive sono componenti positive del reddito d’impresa non preventivate, che hanno a che fare con operazioni effettuate negli esercizi precedenti. Una sopravvenienza attiva incide in maniera positiva sul reddito dell’esercizio e può riguardare esborsi minori di quelli messi in conto o la realizzazione di ricavi più alti rispetto a quelli stimati o maturati in media negli esercizi passati.
In linea generale, le sopravvenienze attive possono essere suddivise in tre categorie principali:
Quando parliamo di sopravvenienze attive quindi ci riferiamo a minori spese o perdite effettuate rispetto a quelle già messe in conto con accantonamenti a bilancio, oppure a ricavi superiori alle attese o alla misura in cui si erano originati negli esercizi precedenti
Una volta capito cos’è una sopravvenienza attiva, vediamo ora un esempio per capire meglio come può verificarsi. Supponiamo che l’azienda "Beta S.r.l." che produce cosmetici abbia concesso ad un suo cliente (Gamma S.r.l.) una dilazione di pagamento per un totale di 50.000 euro tre esercizi fa. L’azienda, non essendo riuscita a riscuotere nemmeno in maniera parziale il credito e prevedendo non riuscire a ottenere più niente dal cliente, nel corso dell’attuale esercizio è costretta ad accantonare tale importo. Immaginiamo però che in maniera del tutto inaspettata la "Gamma S.r.l." riesca attraverso procedura concorsuale a versare 10.000 euro, in sede di ripartizione degli asset ai creditori. Tale cifra di denaro che Beta S.r.l. ha incassato sarà una sopravvenienza attiva, ossia un incasso non preventivato superiore a quanto fosse atteso. Questi 10.000 euro, infatti, concorrono a formare il reddito, traducendosi in una componente positiva di quest’ultimo
Una sopravvenienza attiva può aiutare ad interpretare in maniera corretta il risultato finale dell’esercizio. Quest’ultimo, infatti, può essere concretamente influenzato da componenti di reddito straordinarie. È auspicabile quindi non fermarsi esclusivamente all'ultima riga del conto economico, ovvero quella dove è indicato l’utile o la perdita, piuttosto è opportuno analizzare almeno i risultati aggregati intermedi. Infatti, le sopravvenienze attive, rischiano in alcuni casi di trasfigurare il reale stato dei conti di una realtà aziendale. Le sopravvenienze attive possono anche essere collegate ad alcuni casi particolari, come ad esempio quello di una società che dopo aver firmato un accordo preliminare per l’acquisto di un terreno e dopo aver versato una caparra, non vede realizzarsi la compravendita di quest’ultimo a causa della rinuncia del venditore. In questo caso la società ha diritto a riscuotere il doppio della caparra depositata e dovrà iscrivere a bilancio due tipi di sopravvenienze attive, una che deriva dal mancato pagamento per l’acquisto del cespite e l’altra dall’importo della caparra versata.
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