IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE: DEFINIZIONE E CALCOLO


Le immobilizzazioni finanziarie sono una serie di elementi attivi del patrimonio di un’impresa. Capire cosa sono e sapere come si calcolano, permette al management aziendale di avere una visione complessiva, così da stabilire le prossime mosse dell’azienda.
In questa nuova voce del glossario iCRIBIS capiremo cosa comprendono le immobilizzazioni finanziarie e come sono registrate nel bilancio aziendale.

Cosa sono le immobilizzazioni finanziarie?

Un'immobilizzazione finanziaria è un credito di natura non commerciale, destinato a rimanere in modo durevole nel patrimonio di una società. Rientrano tra le immobilizzazioni finanziarie tutti gli impieghi che si tramuteranno in liquidità nel medio e nel lungo termine come le partecipazioni, i crediti finanziari e quelli operativi con durata residua superiore a un anno.
Le immobilizzazioni finanziarie sono iscritte all'attivo dello stato patrimoniale, nella sezione B III, denominata per l’appunto “Immobilizzazioni finanziarie con separata indicazione, per ciascuna voce dei crediti, degli importi esigibili entro l’esercizio successivo”. L’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) ha trattato le immobilizzazioni finanziarie e le specifiche casistiche che le riguardano all’interno delle pubblicazioni OIC 15 Crediti, OIC 20 Titoli di debito, OIC 21 Partecipazioni e OIC 32 Strumenti finanziari derivati.

Cosa rientra tra le immobilizzazioni finanziarie?

Secondo quanto esplicitamente previsto nell’articolo 2424 del codice civile, tra le immobilizzazioni finanziarie rientrano:

1) le partecipazioni, ossia le quote di proprietà di una società detenute dal soggetto che ne è proprietario. Nello specifico nello stato patrimoniale sono individuate cinque classi:

  • le partecipazioni in imprese controllate;
  • le partecipazioni in imprese collegate;
  • le partecipazioni in imprese controllanti;
  • le partecipazioni in imprese sottoposte al controllo delle controllanti;
  • le partecipazioni in altre imprese;

 

2) i crediti :

  • verso le imprese controllate;
  • verso le imprese collegate;
  • verso le controllanti;
  • verso le imprese sottoposte al controllo delle controllanti;
  • verso altri;

 

3) altri titoli

4) gli strumenti finanziari derivati attivi.

La differenza tra immobilizzazioni finanziarie e attivo circolante

Alcuni degli elementi visti in precedenza sono esposti sia nell’attivo circolante che nelle immobilizzazioni finanziarie, ma in base a cosa avviene la scelta di includere gli elementi in una sezione rispetto ad un’altra?
Ciò che diversifica gli elementi presenti nell’attivo circolante da quelli presenti nelle immobilizzazioni finanziarie non è solo la loro natura, piuttosto la loro destinazione e finalità per la quale sono utilizzati. Nell’attivo circolante, infatti, lo scopo principale dell’azienda è quello di generare profitto nell’immediato. Le immobilizzazioni finanziarie, al contrario, comprendono quelle operazioni che sono effettuate per generare profitto nel lungo periodo, come avviene per esempio con un titolo di Stato, un credito verso altri o la partecipazione in altre società.

<