LA COSTRUZIONE DI STRADE E AUTOSTRADE IN ITALIA


In Italia la stragrande maggioranza degli spostamenti, siano essi di merci o persone, avviene ancora su gomma lungo un’infrastruttura in espansione che, tra strade ed autostrade, si estende per oltre 167mila km.
In questo nuovo articolo del nostro osservatorio vogliamo approfondire proprio le realtà imprenditoriali che fanno parte della classe Ateco 42.11, ovvero quella in cui rientrano le imprese nel nostro Paese che costruiscono strade, autostrade e piste aeroportuali.

autostrade

La distribuzione territoriale del settore

Le oltre 5mila imprese italiane del settore delle costruzioni di strade e autostrade sono concentrate per poco meno di un terzo nella parte meridionale del Paese. Il 31,1% delle imprese del settore, infatti, ha la sua sede principale nel Sud Italia. Seguono il Nord-Est (19,7%), il Nord-Ovest (18,7%), il Centro (17,9%) e le isole (12,6%).
La Campania con il 12,4% delle imprese del settore è la regione con la più alta presenza di imprese che costruiscono strade e autostrade in Italia. Completano il ranking regionale la Lombardia (11%), la Sicilia (10%), il Lazio (9,2%), la Puglia (8,3%), il Veneto (7,5%), l’Emilia-Romagna (6,5%), il Piemonte (5,9%), la Calabria (4,9%), la Toscana (4,7%), il Trentino-Alto Adige (3,7%), l’Abruzzo (2,7%), la Sardegna (2,6%), le Marche (2,5%), la Basilicata (2,1%), il Friuli-Venezia Giulia (1,6%), l’Umbria (1,5%), la Liguria (1,4%), il Molise (0,9%) e la Valle d’Aosta (0,6%).
Volendo osservare la distribuzione a livello provinciale, viene confermata la maggiore concentrazione delle imprese nell’Italia meridionale. Nelle prime dieci posizioni della classifica, infatti, troviamo le quattro province campane. Dietro Roma con il 6,1% della popolazione aziendale, troviamo le province di Caserta (3,6%), Napoli (3,1%), Milano (2,9%), Torino (2,9%), Trento (2,7%), Salerno (2,6%), Bergamo (2%), Benevento (1,7%) e Avellino (1,5%).

La propensione all’innovazione del settore

Il settore delle costruzioni di strade e autostrade è caratterizzato da una scarsa propensione all’innovazione. Infatti, il 54,7% delle aziende analizzate fa registrare uno score di innovazione basso, il 19,2% uno medio-basso, l’11,6% uno medio, il 6,3 uno score medio-alto e solo lo 0,6% un tasso di innovazione alto.
Inoltre, le imprese si evidenziano per una bassa digital attitude, il parametro che misura, tra gli altri, gli investimenti in web marketing, la trasformazione digital e l’utilizzo del canale web per lo sviluppo del business. Nello specifico, infatti, il 73,4% della popolazione aziendale ha una propensione al digitale bassa, il 5,8% medio-bassa, il 5,1% media, il 5,4% medio-alta e solo il 2,7% una digital attitude alta.

Le caratteristiche del tessuto imprenditoriale

STRADE E AUTOSTRADE

Il settore, sotto il profilo della forma legale, è caratterizzato da una presenza consistente di società  di capitali, il 64,4%, di cui il 41,3% sono società a responsabilità limitata.
Seguono le imprese individuali con il 25%, quelle di persone con il 9,9% e le altre forme societarie  con lo 0,7%.

STRADE E AUTOSTRADE


Sotto il profilo occupazionale il settore ha visto negli ultimi anni una crescita costante degli occupati. Nel 2022 si registra un +8,2% rispetto al 2020 e +1,8% rispetto al 2021. Nello specifico l’82,3% delle imprese impiega fino a dieci dipendenti (il 47% dichiara meno di due addetti), mentre solo il 6,2% ne impiega più di ventisei. In generale le imprese del settore hanno una media dipendenti che si aggira intorno alle 7 unità.

STRADE E AUTOSTRADE

Se ci si concentra sull’anzianità aziendale, quella che emerge è l’istantanea di un settore relativamente giovane e in costante crescita sotto il profilo demografico. Infatti, poco più di un terzo delle imprese italiane che costruiscono strade ed autostrade, il 33,6%, delle, risulta costituito nell’ultimo decennio (il 16,7% tra il 2012 e il 2017 e il 16,9% dal 2018 ad oggi). In particolare, è interessante il numero di nuove imprese nate negli ultimi quattro anni (+19% tra il 2018 e il 2020).

La performance economica delle imprese del settore

Le imprese costruttrici di strade ed autostrade di cui si conosce il fatturato (il 55,7% del totale), si attestano nelle fasce di fatturato medio-alto: il 8,7% nella fascia inferiore ai 10.000 €, il 3,5% nella fascia 10.000 – 49.999 €, il 3,6% nella fascia 50.000 – 99.999 €, l’11,9% nella fascia 100.000 – 499.999 €, il 6,1% nella fascia 500.000 – 999.999 €, il 14,6% nella fascia 1.000.000 – 4.999.999 €, il 3,6% nella fascia 5.000.000 – 9.999.999 e il 3% nella fascia 10.000.000 – 49.999.999 €. Solo il restante 0,6% ha un fatturato superiore ai 50.000.000 €.


Nella “top ten” delle imprese costruttrici di strade e autostrade con il fatturato più alto troviamo:


CHI SIAMO?

iCRIBIS, è il canale e-commerce di Cribis D&B per accedere alla banca dati di Informazioni Commerciali sulle imprese. iCRIBIS soddisfa le esigenze di piccole imprese e professionisti, che hanno la necessità di tutelare i propri crediti e di ridurre gli insoluti. E' la scelta quotidiana di migliaia di piccole aziende e privati che, in modo semplice e conveniente, riescono a informarsi su clienti, fornitori e concorrenti, con la garanzia di dati di qualità, accessibili in qualsiasi momento direttamente online.

LA COSTRUZIONE DI STRADE E AUTOSTRADE IN ITALIA


In Italia la stragrande maggioranza degli spostamenti, siano essi di merci o persone, avviene ancora su gomma lungo un’infrastruttura in espansione che, tra strade ed autostrade, si estende per oltre 167mila km.
In questo nuovo articolo del nostro osservatorio vogliamo approfondire proprio le realtà imprenditoriali che fanno parte della classe Ateco 42.11, ovvero quella in cui rientrano le imprese nel nostro Paese che costruiscono strade, autostrade e piste aeroportuali.

autostrade

La distribuzione territoriale del settore

Le oltre 5mila imprese italiane del settore delle costruzioni di strade e autostrade sono concentrate per poco meno di un terzo nella parte meridionale del Paese. Il 31,1% delle imprese del settore, infatti, ha la sua sede principale nel Sud Italia. Seguono il Nord-Est (19,7%), il Nord-Ovest (18,7%), il Centro (17,9%) e le isole (12,6%).
La Campania con il 12,4% delle imprese del settore è la regione con la più alta presenza di imprese che costruiscono strade e autostrade in Italia. Completano il ranking regionale la Lombardia (11%), la Sicilia (10%), il Lazio (9,2%), la Puglia (8,3%), il Veneto (7,5%), l’Emilia-Romagna (6,5%), il Piemonte (5,9%), la Calabria (4,9%), la Toscana (4,7%), il Trentino-Alto Adige (3,7%), l’Abruzzo (2,7%), la Sardegna (2,6%), le Marche (2,5%), la Basilicata (2,1%), il Friuli-Venezia Giulia (1,6%), l’Umbria (1,5%), la Liguria (1,4%), il Molise (0,9%) e la Valle d’Aosta (0,6%).
Volendo osservare la distribuzione a livello provinciale, viene confermata la maggiore concentrazione delle imprese nell’Italia meridionale. Nelle prime dieci posizioni della classifica, infatti, troviamo le quattro province campane. Dietro Roma con il 6,1% della popolazione aziendale, troviamo le province di Caserta (3,6%), Napoli (3,1%), Milano (2,9%), Torino (2,9%), Trento (2,7%), Salerno (2,6%), Bergamo (2%), Benevento (1,7%) e Avellino (1,5%).

La propensione all’innovazione del settore

Il settore delle costruzioni di strade e autostrade è caratterizzato da una scarsa propensione all’innovazione. Infatti, il 54,7% delle aziende analizzate fa registrare uno score di innovazione basso, il 19,2% uno medio-basso, l’11,6% uno medio, il 6,3 uno score medio-alto e solo lo 0,6% un tasso di innovazione alto.
Inoltre, le imprese si evidenziano per una bassa digital attitude, il parametro che misura, tra gli altri, gli investimenti in web marketing, la trasformazione digital e l’utilizzo del canale web per lo sviluppo del business. Nello specifico, infatti, il 73,4% della popolazione aziendale ha una propensione al digitale bassa, il 5,8% medio-bassa, il 5,1% media, il 5,4% medio-alta e solo il 2,7% una digital attitude alta.

Le caratteristiche del tessuto imprenditoriale

STRADE E AUTOSTRADE

Il settore, sotto il profilo della forma legale, è caratterizzato da una presenza consistente di società  di capitali, il 64,4%, di cui il 41,3% sono società a responsabilità limitata.
Seguono le imprese individuali con il 25%, quelle di persone con il 9,9% e le altre forme societarie  con lo 0,7%.

STRADE E AUTOSTRADE


Sotto il profilo occupazionale il settore ha visto negli ultimi anni una crescita costante degli occupati. Nel 2022 si registra un +8,2% rispetto al 2020 e +1,8% rispetto al 2021. Nello specifico l’82,3% delle imprese impiega fino a dieci dipendenti (il 47% dichiara meno di due addetti), mentre solo il 6,2% ne impiega più di ventisei. In generale le imprese del settore hanno una media dipendenti che si aggira intorno alle 7 unità.

STRADE E AUTOSTRADE

Se ci si concentra sull’anzianità aziendale, quella che emerge è l’istantanea di un settore relativamente giovane e in costante crescita sotto il profilo demografico. Infatti, poco più di un terzo delle imprese italiane che costruiscono strade ed autostrade, il 33,6%, delle, risulta costituito nell’ultimo decennio (il 16,7% tra il 2012 e il 2017 e il 16,9% dal 2018 ad oggi). In particolare, è interessante il numero di nuove imprese nate negli ultimi quattro anni (+19% tra il 2018 e il 2020).

La performance economica delle imprese del settore

Le imprese costruttrici di strade ed autostrade di cui si conosce il fatturato (il 55,7% del totale), si attestano nelle fasce di fatturato medio-alto: il 8,7% nella fascia inferiore ai 10.000 €, il 3,5% nella fascia 10.000 – 49.999 €, il 3,6% nella fascia 50.000 – 99.999 €, l’11,9% nella fascia 100.000 – 499.999 €, il 6,1% nella fascia 500.000 – 999.999 €, il 14,6% nella fascia 1.000.000 – 4.999.999 €, il 3,6% nella fascia 5.000.000 – 9.999.999 e il 3% nella fascia 10.000.000 – 49.999.999 €. Solo il restante 0,6% ha un fatturato superiore ai 50.000.000 €.


Nella “top ten” delle imprese costruttrici di strade e autostrade con il fatturato più alto troviamo:


CHI SIAMO?

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