I RICAMIFICI IN ITALIA. DATI E NUMERI SULLA FABBRICAZIONE DI RICAMI NEL BELPAESE
Nell’analisi settoriale di questo mese dell’osservatorio ICRIBIS, ci focalizzeremo proprio sui i ricamifici industriali presenti in Italia, ovvero le imprese italiane che rientrano nella sottocategoria ATECO 13.99.10, quella dedicata alla fabbricazione dei ricami.
Il ricamo è una lavorazione che consiste nell'esecuzione di una decorazione su un tessuto. Se fino a qualche secolo fa il ricamo era quasi esclusivamente a mano, oggigiorno al contrario può essere realizzato a livello industriale con macchinari e tecnologie automatizzate.
La distribuzione territoriale dei ricamifici
La distribuzione territoriale dei ricamifici italiani si concentra per poco meno della metà, il 46,3% circa, nell’Italia settentrionale, il 24,1% al Centro e il restante 29,6% nel Mezzogiorno ( il 22,8% nel Sud Italia e il 6,8% nelle Isole). In termini numerici le cinque regioni che contribuiscono maggiormente alla categoria sono la Lombardia (19,1% del totale), la Toscana (13,3%), il Veneto (9,9%), l’Emilia-Romagna (9,1%) e la Puglia (9,1%). Completano le prime dieci posizioni la Campania (6,8%), la Sicilia (5,2%), il Piemonte (4,6%), il Lazio (4,2%) e le Marche (4%).
Il tessuto imprenditoriale del comparto dei ricami
Il contesto imprenditoriale del settore è formato per circa il 57,9% da imprese individuali, per il 25,2% da società di capitali, per il 16,3% da società di persone e per il restante 0,6% da altre forme societarie. Il tessuto imprenditoriale si caratterizza per le poche persone impiegate nelle singole imprese: complessivamente ogni attività ha una media di circa 2,4 dipendenti. Il 54,2% dei ricamifici impiega meno di due dipendenti, mentre solo il 12% ne impiega più di nove.
La fabbricazione dei ricami in Lombardia
Di particolare importanza sono i ricamifici lombardi, che rappresentano il 19,1% circa del settore della produzione dei ricami italiana e il 3% delle altre industrie tessili (ATECO 13.9). Nello specifico i ricamifici della regione si trovano per il 54,4% in provincia di Varese, per il 13,7% in provincia di Milano, per il 9,3% in provincia di Bergamo e per l’8,4% in provincia di Brescia. Il restante 14,2% è localizzato, invece, tra le province di Monza e della Brianza (3,5%), Mantova (3,5%), Como (1,8%), Cremona (1,8%), Pavia (1,3%), Sondrio (1,3%), Lecco (0,5%) e Lodi (0,5%), Infine, il tessuto del comparto lombardo della fabbricazione di ricami, si segnala per una presenza ampia di piccole imprese. In Lombardia, infatti, si concentra circa un quarto, il 27,1%, dei ricamifici italiani con meno di 50 occupati e con un fatturato o un totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro.
Le classi di fatturato dei ricamifici in Italia
Infine, le imprese di cui si conosce il fatturato, il 22,4% del totale, si attestano in prevalenza nelle fasce di fatturato basse: l’1,3% nella fascia 10.000 – 49.000 €, il 2,2% nella fascia 50.000 – 99.999 € e l’8,6% nella fascia 100.000 - 499.999 €. Le attività imprenditoriali che generano un giro d’affari superiore ai 500.000 € sono il restante 10,3%.
Nella “top ten” dei ricamifici italiani con il fatturato più alto:
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