LA FABBRICAZIONE DI PRODOTTI ELETTRONICI IN ITALIA


Il settore dell’elettronica di consumo è stato nel 2020 uno dei pochi comparti del manifatturiero in controtendenza. Secondo una recente analisi di Growth from Knowledge, infatti, le vendite relative alla tecnologia di consumo sono cresciuti in Italia del 5,5%, raggiungendo il valore totale di 15,5 miliardi di euro. Un dato importante che sottolinea quanto i prodotti elettronici come gli elettrodomestici, i personal computer, e gli smartphone siano sempre più centrali nelle nostre abitudini di consumo. 

elettronica

In questo approfondimento ci concentreremo proprio sulle imprese italiane che rientrano nella divisione 26 e nella classe 27.51 Ateco 2007, ossia quelle che fabbricano computer, prodotti di elettronica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione, orologi ed elettrodomestici.

La distribuzione territoriale dell’industria elettronica italiana

Da un punto di vista territoriale il settore si trova per oltre tre quinti, il 61,9%, nell'Italia settentrionale: il 36,6% nella parte nord-occidentale e il restante 25,3% in quella nord-orientale. Il 20,5% è localizzato nell’Italia centrale, il 12,1% nel Mezzogiorno e il restante 5,5% nelle Isole.
A livello regionale la Lombardia con il 26,3% è la prima regione per quanto riguarda la concentrazione di produttori di elettronica. Completano il ranking Emilia-Romagna (11,2%), Veneto (10,5%), Lazio (9,2%), Piemonte (7,9%), Toscana (6%), Campania (4,6%), Marche (4%), Sicilia (3,5%), Puglia (3,3%), Liguria (2,4%), Abruzzo (2,2%), Friuli-Venezia Giulia (1,9%), Sardegna (1,9%), Calabria (1,7%), Trentino-Alto Adige (1,3%), Umbria (1,3%), Basilicata (0,4%), Molise (0,3%) e Valle d’Aosta (0,1%)

La distribuzione dell’industria elettronica secondo la classificazione merceologica

L’industria elettronica italiana può contare su una base produttiva di circa 9mila imprese sul territorio nazionale. Circa un’impresa su cinque, il 19,6%, produce o assembla computer (pc, laptop, portatili e server) e unità periferiche (stampanti, monitor e tastiere).

Degna di nota anche la percentuale delle imprese che producono altri componenti elettronici (12,5%), apparecchi di misura e regolazione (8,8%), schede elettroniche assemblate (7%), strumenti per l'irradiazione e apparecchi elettromedicali (6%), apparecchi elettrici per le telecomunicazioni (5,9%), elettrodomestici (5,9%) e prodotti di elettronica di consumo audio e video (3,9%).

Le maglie del comparto dell’elettronica italiana

Le maglie dell’industria elettronica italiana sono formate in prevalenza da micro (39,8%) e piccole realtà imprenditoriali (9,4%). Sono poche, invece, le imprese di grandi dimensioni, ovvero che occupano più di 250 persone e  hanno un fatturato superiore a 50 milioni di euro e/o un totale di bilancio annuo superiore a 43 milioni di euro.

Sotto il profilo societario la forma legale più rappresentata è quella di capitali (63,9%). Seguono le imprese individuali con il 22,2%, le società di persone con il 13,5% e le altre forme societarie con lo 0,4%.

Sul fronte occupazionale circa sette aziende su dieci, il 70,4% del totale, impiegano meno di cinque dipendenti: nello specifico il 61,3% meno di tre persone e il 9,1% tra tre e cinque. Il restante 29,6%, invece, da lavoro a più di cinque persone, tra questi l’1,9% occupa più di 100 persone. 

Infine, in un settore molto attivo sul fronte dell’innovazione è significativo il dato delle startup e delle PMI innovative, che rispettivamente rappresentano il 4% e l’1,2% della popolazione aziendale analizzata. 

La performance economica delle aziende del settore elettronico italiano

Infine sul fronte delle performance economiche, premettendo che i dati disponibili riguardano poco più della metà della popolazione totale (il 53,1%), si può apprezzare come le aziende dell’industria elettronica italiana si attestano per il 10,3% nella fascia di fatturato inferiore ai 50.000 €,  per il 3,3% nella fascia 50.000 – 99.999 €, per il 13,1% nella fascia 100.000 - 499.999 €, per il 6,3% nella fascia 500.000 - 999.999 €, per il 12,5% nella fascia 1.000.000 – 4.999.999 €, per il 3,4% nella fascia 5.000.000 – 9.999.999 €, per il 3,3% nella fascia 10.000.000 – 49.999.999 €, per lo 0,6% nella fascia 50.000.000 – 249.999.999 € e per lo 0,3% nella fascia di fatturato superiore o uguale a 250.000.000 €.

 

Nella “top ten” delle aziende dell’industria elettronica italiana con il fatturato più alto troviamo:

  • STMicroelectronics Srl
  • De' Longhi Appliances Srl
  • Whirlpool Emea Spa
  • Candy Hoover Group Srl
  • Electrolux Italia Spa
  • Flextronics Manufacturing Srl
  • Antonio Merloni Spa
  • Finmek Spa
  • Datalogic Srl
  • Smeg Spa

 


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