IL SETTORE DEI SERVIZI DI ASSISTENZA SOCIALE RESIDENZIALE IN ITALIA


Vi sarà capitato senz’altro di sentire parlare di RSA, ovvero le residenze sanitarie assistenziali che forniscono servizi di cura e sussidio agli anziani non autosufficienti

 assistenza sociale residenziale

Queste strutture non sono le sole presenti nel nostro sistema socio-assistenziale, che comprende al suo interno un insieme di servizi, erogati da soggetti privati e pubblici, sia realtà a scopo di lucro che non profit. Un sistema che riveste un ruolo cruciale in un Paese come il nostro, in cui si segnala l’aumento del numero di soggetti fragili e la mancanza di caregiver familiari in grado di provvedere in maniera efficace alla loro cura.
In questo approfondimento settoriale analizzeremo proprio le attività che rientrano nella divisione 87 della sezione Q della classificazione Ateco, ossia quelle strutture, i centri e gli istituti che offrono un servizio di assistenza sociale residenziale a soggetti a rischio come anziani, disabili e soggetti dipendenti da sostanze.

I servizi di assistenza sociale residenziale
I servizi del settore si differenziano in ragione dello stato di bisogno dei diversi target di utenza e delle esigenze specifiche di assistenza sanitaria di ciascun soggetto.
Nello specifico le oltre 7200 realtà del settore sono per buona parte, il 43,9%, residenze sanitarie assistenziali per anziani e disabili con ridotta autonomia. Minore, invece, la percentuale delle strutture di assistenza infermieristica residenziale (19,6%), delle altre strutture di assistenza sociale residenziale (19,4%), dei servizi di assistenza sociale residenziale (11,4%) e delle strutture di assistenza residenziale per persone affette da ritardi mentali, disturbi mentali o che abusano di sostanze (5,7%).

La distribuzione geografica delle strutture di assistenza sociale
A livello territoriale circa cinque strutture su dieci si trovano nel Mezzogiorno (48,1%): nello specifico la distribuzione si concentra per il 21,6% nelle regioni del Sud Italia e per il 26,5% nelle Isole, macroarea geografica dove pesa in particolar modo la Sicilia (23,7%). Seguono notevolmente distanziate il Nord-Ovest (21,9%), il Centro (17,7%) e il Nord-Est (12,3%).
A livello regionale dietro alla Sicilia troviamo Lombardia (11,9%), Lazio (11,8%), Campania (8,9%), Emilia-Romagna (7,9%), Piemonte (7,3%), Puglia (5,4%), Toscana (3,3%), Calabria (3,2%), Sardegna (2,7%), Liguria (2,6%), Veneto (2,5%), Abruzzo (2%), Umbria (1,5%), Friuli-Venezia Giulia (1,4%), Basilicata (1,2%) e Marche (1,1%). Chiudono la graduatoria Molise (0,8%), Trentino-Alto Adige (0,6%) e Valle d’Aosta (0,2%).

Le caratteristiche del sistema dell’assistenza sociale residenziale in Italia
Il settore dell’assistenza sociale residenziale è composta da nella stragrande maggioranza da società di capitali (66,7%). Tra quest’ultime è degna di nota la percentuale delle società cooperative (23,7%) e delle cooperative sociali (11,7%). Seguono le altre forme societarie con il 14,9%, le imprese individuali con il 13,8% e le società di persone con il 4,6%.
Sul fronte occupazionale il 46,4% delle realtà del settore impiega meno di sei dipendenti: nello specifico il 27,2% meno di due persone e il 19,2% tra due e cinque. Il restante 53,6%, invece, da lavoro a più di cinque dipendenti, tra questi il 4,7% ne occupa più di cento. Complessivamente le realtà di assistenza sociale residenziale italiane hanno una media dipendenti di circa 19,6 unità.

La performance economica del settore
Il settore, con un fatturato che nel 2019 si aggira approssimativamente intorno ai 6,3 miliardi di euro, si conferma una risorsa molto importante non solo per il welfare ma anche per il sistema Paese.
Sul fronte delle performance economiche, premettendo che i dati di bilancio disponibili riguardano il 61,4% del totale, si può apprezzare come il valore medio del fatturato si aggiri intorno a 875.000 €. Nello specifico le realtà del settore si attestano prevalentemente in fasce di fatturato medio-alte: il 21,8% nella fascia 100.000 – 499.999 €, l’8,8% nella fascia 500.000 – 999.999 € e il 12,9% in quella 1.000.000 – 4.999.999 €. Il restante 17,9% si attesta agli estremi della distribuzione: il 14,4%, infatti, si attesta nella fascia di fatturato inferiore ai 100.000 €, mentre il 3,5% si posiziona nella fascia superiore a 5.000.000 €.


Nella “top ten” delle realtà del settore con il fatturato maggiore troviamo:
1. KCS Caregiver Coop Sociale
2. Sereni orizzonti 1 Spa
3. Codess sociale Società Cooperativa Sociale Onlus
4. Proges Soc Coop Sociale
5. Coop Sociale Elleuno Scs
6. Punto Service Coop Sociale Arl
7. Universiis Soc Coop Sociale

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