I PAGAMENTI IN ITALIA A DICEMBRE 2019

Secondo l’ultimo “Studio Pagamenti” pubblicato da CRIBIS, a dicembre 2019 i pagatori puntuali sono stati il 34,7% del totale, dato in leggero calo rispetto allo stesso periodo del 2018 (35,5% dei casi totali) e rispetto a dicembre 2017 (37,3% del totale).

settore turistico

Si conferma il trend che vede sempre più aziende saldare i propri conti in ritardo rispetto ai termini stabiliti. Il 54,8% delle imprese italiane, infatti, paga con un ritardo massimo di trenta giorni, mentre si attesta intorno all’10,5% la percentuale di coloro che saldano le fatture con grave ritardo, dato in calo rispetto al 2018 ma ancora molto lontano dai livelli precedenti alla crisi.
Ancora una volta sono accentuate le disuguaglianze geografiche. Il Nord-Est si conferma l’area più affidabile con il 42,4% di pagamenti regolari. L’Emilia-Romagna è la regione più virtuosa con il 43,6% delle aziende che paga alla scadenza, sorpassando di pochissimo la Lombardia (43,5%); seguono il Veneto (42,3%), il Trentino-Alto Adige (41,6 %), le Marche (40%), il Friuli-Venezia Giulia (38,5%), il Piemonte (34,5%), la Toscana (32,5%), la Valle D’Aosta (32,1%) e decima l’Umbria (31,6%). Nel Meridione si trovano, invece, le imprese con le maggiori difficoltà: nelle ultime quattro posizioni della classifica troviamo, infatti, la Campania con il 21,7% dei pagatori puntuali, la Sardegna (20,0%), la Calabria (18,2%) e infine la Sicilia con appena il 17,3% delle imprese che salda i propri conti in tempo.
Le province lombarde occupano stabilmente sei posizioni su dieci della classifica delle province virtuose: Brescia si colloca al primo posto seguita da Sondrio, Bergamo, Lecco, Trento, Belluno, Treviso, Mantova e infine Reggio Emilia. Le ultime posizioni, invece, sono occupate dalle realtà imprenditoriali delle province di Trapani, Reggio Calabria, Crotone, Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia, Palermo, Siracusa e Messina.
Le micro imprese confermano la performance positiva per quanto riguarda la classe di pagamento alla scadenza con una percentuale del 36,7%, ma al contempo registrano anche un'incidenza maggiore di ritardi gravi pari al 11,9%, seguono le piccole (7%), le medie (5,3%) e le imprese di grandi dimensioni (5,1%).
Infine per quanto riguarda i gruppi merceologici, quello dei servizi finanziari è il più puntuale con il 44% delle attività che salda le fatture alla scadenza, il 46,9% entro trenta giorni e il 9,17% con un ritardo superiore al mese. Permangono le difficoltà del commercio al dettaglio con una percentuale di ritardi gravi del 16,7% e di ritardi fino a trenta giorni del 58,5%.
L’analisi pone ancora una volta l’attenzione su un fattore ormai basilare per chi fa impresa e che diventerà ancora più importante nel prossimo futuro: la necessità di strumenti di monitoraggio e analisi dell’affidabilità economico-commerciale dei propri partner per non incorrere in spiacevoli sorprese.

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