LA FILIERA ITTICA IN SARDEGNA

Dati i 1897 km di coste che circondano l’isola, il settore della pesca e dell’acquacoltura in Sardegna riveste un ruolo di grande importanza sotto il profilo socio-economico e culturale. Nell’approfondimento regionale di questo mese ci occuperemo proprio della filiera ittica sarda, ossia delle attività che si occupano di vari passaggi che il prodotto compie dalla fase di pesca (o raccolta nel caso dell’acquacoltura) fino alla commercializzazione ai consumatori finali. 

settore turistico

Analizzando la distribuzione del settore ittico nazionale, emerge come questo si trovi per circa il 20,4%  tra la Sicilia (14,7%) e la Sardegna (5,7%). Territorialmente le imprese isolane del settore si concentrano per circa un terzo, il 33%, nella provincia di Sassari, il 29,4% in provincia di Cagliari, l’11,4 in quella di Carbonia-Iglesias, il 10,8% nell’oristanese, il 6,6% in provincia di Nuoro, il 5,2% nella provincia del Sud Sardegna, il 2,5% nel Medio Campidano e il restante 1,1% nella provincia dell’Ogliastra.  

A livello di attività circa tre imprese su cinque, il 55,3% circa, sono impegnate “a monte” della filiera: il 50,8% nella pesca e il 4,5% nell’acquacoltura. Il 3,6% si occupa della lavorazione e alla conservazione del pescato (pesce, crostacei e molluschi), mentre le attività che commercializzano i prodotti ittici sono il restante 41,1%, di cui il 32,4% sono attività di vendita al dettaglio.  

Il sistema imprenditoriale della filiera della pesca è caratterizzato da una miriade piccole e medie realtà imprenditoriali, circa la metà sono imprese individuali (il 54,6%), mediamente giovani (il 66,8% è stata fondata dopo il 2001), con una media di poco superiore agli 3 dipendenti (3,6 unità) e a maggioranza maschile (73,3%).

Infine è interessante il dato riguardante il fatturato. Le imprese del settore ittico sardo, di cui si conosce il fatturato (circa il 87,2% del totale), si attestano nella stragrande parte dei casi nella fascia 100.000 - 499.999 € (il 66,7% del totale). Le restanti imprese si attestano per il 11% nella fascia di fatturato 1.000.000 – 4.999.999 €, per il 5% nella fascia 10.000 - 49.999 €, per il 4,6% in quella 50.000 - 99.999 €, per il 4,5% nella fascia 500.000 – 999.999 € e per il 4,3% nella fascia 1.000.000 – 4.999.999 €. Agli estremi della distribuzione troviamo le imprese che fatturano meno di 10.000 € annui (1,3%) e quelle che invece riescono a sviluppare un volume d’affari superiore a 5.000.000 € (0,8%).  

Nella “top ten” delle imprese del settore ittico sardo con il fatturato maggiore troviamo:

Supermercati Consorziati Sardegna Societa' Consortile A Responsabilità Limitata
Cooperativa Pescatori Arborea Sarl
Cedimar Srl
Commerciale Prodotti Ittici Giovanni Rivieccio Srl
Calvisi Srl
Frigo Service Srl
Smeralda Srl
Nuraxi Industria Casearia Srl
Rum Antonio E Umberto Snc
Gestione Vendite Alimentari Srl

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