UNA PANORAMICA SUL PET NELLA REGIONE LAZIO


Senza ombra di dubbio gli italiani sono un popolo pet-friendly. Solo in Italia, infatti, ci sono oltre 60 milioni di animali domestici, un mercato in forte crescita in grado di sviluppare nel solo 2018 un giro d’affari pari a 4 miliardi di euro tra food, servizi e vari per i nostri amici a quattro zampe. In questo approfondimento, in particolare, ci concentreremo sul settore del pet laziale, cercando di conoscere più a fondo struttura e caratteristiche di questo comparto regionale. 

settore turistico

Analizzando la distribuzione territoriale delle aziende del settore, si evidenzia come questo sia concentrato principalmente per circa la metà nel Nord e Centro Italia: Lombardia, Lazio, Veneto e Emilia Romagna, infatti, raccolgono circa il 46% delle aziende del settore (il 10,3% di queste nel Lazio). Territorialmente il 76,3% delle imprese del Pet laziale si concentrano in provincia di Roma, il 9% in provincia di Latina, il 6,7% nel viterbese, il 5,8% nel frusinate e il restante 2,2% nel reatino. 

La stragrande maggioranza delle imprese che compongono il mercato, circa l’82,1%,  fornisce servizi di cura rivolti agli animali da compagnia (presa in pensione, custodia, addestramento, toelettatura, attività di dog-sitting etc). Il 15,8% fornisce servizi veterinari, ovvero attività cliniche e diagnostiche svolte da veterinari qualificati in strutture come ambulatori, canili, cliniche, ricoveri e fattorie. Infine il restante 2,1% si occupa della produzione di prodotti specifici per l’alimentazione degli animali da compagnia.

Il tessuto imprenditoriale, in linea con quello nazionale, è molto eterogeneo e varia in base all’ambito di mercato considerato. Da un lato, infatti, il comparto dei servizi rivolti agli animali domestici si caratterizza per la presenza di realtà micro, nel 71,9% dei casi ditte individuali e con una media dipendenti di 1,5 unità. Dall’altra, il comparto del pet food, invece, è caratterizzato maggiormente da piccole e medie imprese, società di capitali o assimilabili (60%), con una media di circa 13,6 dipendenti.

 Infine le imprese, di cui si conosce il fatturato, si attestano prevalentemente in fasce di fatturato medio-basso: il 6,2% nella fascia 100.000 – 499.999 €, il 2,6% nella fascia 50.000 – 99.999 €, il 3% nella fascia 10.000 – 49.999 € e lo 0,6% dichiara addirittura meno di 10.000 €. Le restanti aziende dichiarano cifre decisamente più interessanti: il 2,6%, infatti si attesta nella fascia di fatturato 500.000 – 999.999 € e l’1,7% in quella tra 1.000.000 – 4.999.999 €. 

Tra le prime dieci imprese del settore con il fatturato maggiore troviamo:

  1. Monge & C. Spa
  2. Morando Spa
  3. Affinity Castelgomberto Srl
  4. Kemin Nutrisurance Europe Srl
  5. Effeffe Pet Food Spa
  6. Nutriamo Srl
  7. Befood Srl
  8. Sanypet Spa
  9. Consorzio Gatteo Proteine Soc Coop Agricola
  10. Cerere Spa

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