LE RICHIESTE DI MUTUI E SURROGHE
Ad aprile 2019 calano le richieste di nuovi mutui e surroghe da parte degli italiani, ma al contempo si conferma la crescita dell’importo medio richiesto. Questo è quanto emerge dall’ultima “Bussola Mutui” resa nota da CRIF, relativa alle richieste registrate sul proprio Sistema di Informazioni Creditizie (SIC).
Fino a questo momento il 2019 pare essere un anno negativo sul versante dei mutui e delle surroghe. Infatti, dopo un 2018 conclusosi all’insegna di una sostanziale stabilità del numero delle richieste di mutuo rispetto al 2017 (-0,6%), il primo quadrimestre di quest’anno ha fatto registrare una flessione del -7,9%, con una contrazione che ad aprile 2019 è arrivata al -9,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Diminuiscono le richieste ma contestualmente, come avviene da un po’ di tempo a questa parte, aumenta l’importo medio richiesto dalle famiglie italiane. Il valore ad aprile 2019, infatti, tocca quota 130.311 euro (+3,7%), a livello di singole rilevazioni mensili la seconda migliore rilevazione dall’inizio del 2013 a oggi. La performance fatta registrare sembra confermare la tendenza positiva dell’importo medio anche se è ancora distante dal valore di nove anni fa, quando la cifra richiesta in media si aggirava intorno a 135 mila euro.
In termini d’importo, l’analisi evidenzia come quasi tre richieste su quattro (74,7%) siano state avanzate per un importo fino a 150mila euro, con la concentrazione maggiore di richieste fatta registrare nella classe fra 100 e 150 mila euro con una quota pari al 29,4% del totale. Va comunque sottolineato come i mutui di importo inferiore ai 75 mila euro rappresentino un quarto del totale (25,4%); il 21,8% si concentra nella classe di importo compresa fra 150 e 300 mila euro, il 19,9% fra 75 e 100 mila euro mentre un residuale 3,5% è nella classe che supera i 300 mila euro.
Relativamente alla distribuzione per fasce di durata del finanziamento, quella che cresce di più è quella tra i 26 e i 30 anni (+2,8% nel periodo preso in considerazione e con una quota complessiva del 25,1%), seguono i piani di rimborso con una durata compresa tra i 16 e i 20 (24,5%) e quelli tra i 21 e i 25 anni (22,4%). La scelta di mutui più lunghi si conferma quella preferita: i piani di rimborso superiori a 15 anni, infatti, rappresentano il 75% circa delle richieste totali, confermando la tendenza per soluzioni in grado di ridurre il peso della rata mensile.
Infine, è interessante il dato sull’età dei richiedenti: il 33,8% rientra nella classe compresa tra i 35 e i 44 anni, in leggero calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Pressoché invariati e stabili i valori delle altre classi d’età: 18-24 anni (2,6%), 25-34 anni (26,5%), 45-54 anni (23,9%), 55-64 anni (10,5%), 65-74 anni (2,5%) e quella degli over 75 (0,2%).
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