La produzione di frutta e verdura rappresenta uno dei più importanti settori dell’agricoltura europea e italiana: secondo una recente analisi della Coldiretti, infatti, l’anno scorso il mercato dell'ortofrutta in Italia è arrivato alla quota record di nove miliardi di chili di prodotto. In questo approfondimento mensile ci concentreremo sulle imprese frutticoltrici, analizzando le loro caratteristiche organizzative, la distribuzione territoriale e il peso che il comparto ha nell’ambito della produzione agricola nazionale.
Le oltre 120mila imprese, che pesano per il 23,7% su quelle del settore agricolo, si concentrano in maniera netta nella parte meridionale della penisola italiana: un’azienda su due, infatti, si trova tra il Sud (34,7%) e le Isole (18%). La Sicilia è la regione con la più alta densità di imprese con circa il 16,4% del totale. Completano le prime dieci posizioni della classifica Puglia (15,3%), Veneto (9,9%), Calabria (8,2%), Piemonte (7,8%), Campania (6,9%), Toscana (6,5%), Emilia-Romagna (5,8%), Trentino-Alto Adige (5,2%) e Lazio (4,5%). Treviso è la prima provincia italiana con il 4,7% delle aziende, seguita da Catania (4,6%), Trapani (4,2%) e Bari (3,6%).
In termini di coltivazione quella più diffusa è quella dell’uva da vino e da tavola (51,1% del totale). Il 22,7% delle aziende coltiva frutti oleosi (noci di cocco, olive e palme da olio), il 10,7% agrumi (di cui il 58,6% circa si trova in Sicilia), l’8,7 altri alberi da frutta, frutta in guscio e frutti di bosco (lamponi, more, mirtilli, ribes, fragole e fragoline), il 6,4% pomacee e frutti a nocciolo (mele, mele cotogne, albicocche, ciliegie, amarene, pere, prugne e susine) e il restante 0,4% coltiva frutta di origine tropicale e subtropicale (avocado, kiwi, banane, datteri, mango, papaya, ananas e fichi d'india).
Se ci si concentra sull’anzianità aziendale, emerge un settore in continua crescita nel quale sette aziende su dieci risultano fondate dopo il 2001 (il 24,2% dal 2001 al 2010 e il 46,6% dal 2011 a oggi). Le imprese più giovani sono quelle che coltivano frutta tropicale: il 50,9% di queste, infatti, si sono costituite dal 2014 a oggi.
Infine il dato riguardante il tessuto imprenditoriale, formato per la quasi totalità da ditte individuali e dalle dimensioni estremamente ridotte. Come spesso accade nel comparto agricolo, infatti, la forma organizzativa più gettonata è quella della ditta individuale (86,7%), seguita dalle società di persone (9,3%) e dalle società di capitali (3,8%). Il 95,2% delle imprese frutticoltrici impiega meno di 5 persone, nel 63,1% dei casi la percentuale delle lavoratrici è inferiore al 10%.
Tra le prime dieci imprese frutticoltrici per fatturato troviamo: