IL PAESE DELLE SIM. UNO SGUARDO AL MONDO DELLA TELEFONIA IN ITALIA


Un’autentica invasione: circa 7,7 miliardi di schede sim, più dell’intera popolazione mondiale e oltre 5,3 miliardi di utenti attivi. Questi i numeri del recente “mobility report” di Ericsson sul mercato tlc, che ribadisce, se mai ce ne fosse bisogno, l’importanza sia in termini sociali che economici della telefonia e del settore tlc a livello globale. In questo approfondimento settoriale proveremo a fornire un’istantanea delle imprese che producono e commercializzano dispositivi telefonici in Italia.

settore telefonia Italia

Il settore si compone in prevalenza da aziende che commerciano apparecchiature e materiali per il settore tlc e per la telefonia (92,6%), tra queste circa 8 su 10 sono esercizi specializzati che commerciano al dettaglio (80,7%). Le restanti attività sono imprese produttrici di apparecchi elettrici ed elettronici per le telecomunicazioni (7,4%).

Geograficamente oltre quattro attività su dieci (40,5%) si trovano nell’Italia meridionale: nello specifico la distribuzione geografica delle imprese è per il 30,5% nel Sud e il 10% nelle Isole, aree dove pesano in particolar modo Campania (14,7%), Puglia (8,6%) e Sicilia (8,1%). Seguono l’Italia settentrionale con il 38,1% e il Centro con il 21,4% delle attività. Se alla dimensione settoriale si incrocia quella geografica si può apprezzare come il 35,6% della produzione si trovi nel Nord-Ovest (il 23% in Lombardia), mentre la concentrazione di attività commerciali sia di gran lunga più alta nelle regioni del Sud, con la Campania che da sola può contare il 22,8% dei grossisti e il 14,4% dei dettaglianti del settore.
Il tessuto imprenditoriale si caratterizza per una forte eterogeneità e varia in base allo specifico ambito. Da un lato, infatti, le aziende produttrici sono prevalentemente piccole e micro imprese, società di capitali e forme assimilabili (77,4%). Dall’altro le attività commerciali si differenziano per l’ampia presenza di micro imprese, nel 49,6% dei casi ditte individuali. Il dato relativo l’anzianità aziendale è esemplificativo nel mettere in risalto come lo sviluppo del mercato sia avvenuto dopo il 2007 (il 69,7% delle aziende è nata proprio dopo questo anno).

Nello specifico il 71,2% delle attività che commerciano al dettaglio articoli di telefonia è stata costituita dal 2007 ad oggi, periodo in cui si è avuto uno sviluppo e una diffusione sempre più capillare degli smartphone. Infine le imprese, di cui si conosce il fatturato (69,4% del totale), si attestano prevalentemente in fasce di fatturato medio-basso: il 37,5% nella fascia 100.000 – 499.999 €, il 2,6% nella fascia 50.000 – 99.999 €, il 2,2% nella fascia 10.000 – 49.999 € e l’1% dichiara addirittura meno di 10.000 €. Il restante 26,1% dichiara cifre decisamente più alte: il 14%, infatti si attesta nella fascia di fatturato 500.000 – 999.999 €, il 9,7% in quella 1.000.000 – 4.999.999 €, l’1,2% in quella tra 5.000.000 – 9.999.999 €, l’1,1% nella fascia 10.000.000 – 49.999.999 € e lo 0,1% nella fascia di fatturato superiore ai 50.000.000 €.

Nella “top ten” delle imprese con il fatturato più alto troviamo:

  1. Ericsson Telecomunicazioni Spa
  2. Microsoft Mobile Sales International Oy
  3. Alcatel-Lucent Italia Spa
  4. Sielte Spa
  5. Mbda Italia Spa
  6. Italtel Spa
  7. Elettronica Spa
  8. Telit Communications Spa
  9. Siae-Microelettronica Spa
  10. Cellular Italia Spa

IL PAESE DELLE SIM. UNO SGUARDO AL MONDO DELLA TELEFONIA IN ITALIA


Un’autentica invasione: circa 7,7 miliardi di schede sim, più dell’intera popolazione mondiale e oltre 5,3 miliardi di utenti attivi. Questi i numeri del recente “mobility report” di Ericsson sul mercato tlc, che ribadisce, se mai ce ne fosse bisogno, l’importanza sia in termini sociali che economici della telefonia e del settore tlc a livello globale. In questo approfondimento settoriale proveremo a fornire un’istantanea delle imprese che producono e commercializzano dispositivi telefonici in Italia.

settore telefonia Italia

Il settore si compone in prevalenza da aziende che commerciano apparecchiature e materiali per il settore tlc e per la telefonia (92,6%), tra queste circa 8 su 10 sono esercizi specializzati che commerciano al dettaglio (80,7%). Le restanti attività sono imprese produttrici di apparecchi elettrici ed elettronici per le telecomunicazioni (7,4%).

Geograficamente oltre quattro attività su dieci (40,5%) si trovano nell’Italia meridionale: nello specifico la distribuzione geografica delle imprese è per il 30,5% nel Sud e il 10% nelle Isole, aree dove pesano in particolar modo Campania (14,7%), Puglia (8,6%) e Sicilia (8,1%). Seguono l’Italia settentrionale con il 38,1% e il Centro con il 21,4% delle attività. Se alla dimensione settoriale si incrocia quella geografica si può apprezzare come il 35,6% della produzione si trovi nel Nord-Ovest (il 23% in Lombardia), mentre la concentrazione di attività commerciali sia di gran lunga più alta nelle regioni del Sud, con la Campania che da sola può contare il 22,8% dei grossisti e il 14,4% dei dettaglianti del settore.
Il tessuto imprenditoriale si caratterizza per una forte eterogeneità e varia in base allo specifico ambito. Da un lato, infatti, le aziende produttrici sono prevalentemente piccole e micro imprese, società di capitali e forme assimilabili (77,4%). Dall’altro le attività commerciali si differenziano per l’ampia presenza di micro imprese, nel 49,6% dei casi ditte individuali. Il dato relativo l’anzianità aziendale è esemplificativo nel mettere in risalto come lo sviluppo del mercato sia avvenuto dopo il 2007 (il 69,7% delle aziende è nata proprio dopo questo anno).

Nello specifico il 71,2% delle attività che commerciano al dettaglio articoli di telefonia è stata costituita dal 2007 ad oggi, periodo in cui si è avuto uno sviluppo e una diffusione sempre più capillare degli smartphone. Infine le imprese, di cui si conosce il fatturato (69,4% del totale), si attestano prevalentemente in fasce di fatturato medio-basso: il 37,5% nella fascia 100.000 – 499.999 €, il 2,6% nella fascia 50.000 – 99.999 €, il 2,2% nella fascia 10.000 – 49.999 € e l’1% dichiara addirittura meno di 10.000 €. Il restante 26,1% dichiara cifre decisamente più alte: il 14%, infatti si attesta nella fascia di fatturato 500.000 – 999.999 €, il 9,7% in quella 1.000.000 – 4.999.999 €, l’1,2% in quella tra 5.000.000 – 9.999.999 €, l’1,1% nella fascia 10.000.000 – 49.999.999 € e lo 0,1% nella fascia di fatturato superiore ai 50.000.000 €.

Nella “top ten” delle imprese con il fatturato più alto troviamo:

  1. Ericsson Telecomunicazioni Spa
  2. Microsoft Mobile Sales International Oy
  3. Alcatel-Lucent Italia Spa
  4. Sielte Spa
  5. Mbda Italia Spa
  6. Italtel Spa
  7. Elettronica Spa
  8. Telit Communications Spa
  9. Siae-Microelettronica Spa
  10. Cellular Italia Spa

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