LA PRODUZIONE CHIMICA IN ITALIA


L’industria chimica, grazie alla sua capacità d’innovare e alla sua estesa base produttiva, riveste un ruolo fondamentale per lo sviluppo economico del nostro Paese. Le aziende che fabbricano prodotti chimici rientrano nella divisione 20 della classificazione Ateco 2007. 

Da un punto di vista geografico il settore si concentra prevalentemente nella parte settentrionale delle penisola. Circa sei aziende su dieci, infatti, si trovano nel Nord-Italia (il 39,4% nel Nord-Ovest e il 21,2% nel Nord-Est). Il 16,9% è localizzato nell’Italia centrale, il 16% nel Mezzogiorno e il restante 6,5% nelle Isole. La Lombardia con il 29,7% è la regione con la più alta concentrazione di aziende chimiche (il 12,6% si trova in provincia di Milano), completano le prime dieci posizioni, distanziate di circa venti punti percentuali, il Veneto (9,9%), l’Emilia-Romagna (8,8%), la Campania (7,2%), la Toscana (7,1%), il Piemonte (7%), il Lazio (5,8%), la Sicilia (4,6%), la Puglia (3,5%) le Marche e la Liguria (entrambe col 2,7%).

Diversamente da altri comparti del manifatturiero, il settore chimico non soffre di un’eccessiva polverizzazione. Le oltre 5mila attività sono in prevalenza piccole e medie imprese. Quest’ultime si caratterizzano principalmente per l’elevato numero di società di capitali (72,2%) e per l’altissima percentuale di dipendenti di sesso maschile, nel 84,6% dei casi, infatti, le donne sono meno della metà della forza lavoro.

L’attività prevalente nel settore è la produzione di profumi e cosmetici (31%). Significative anche le percentuali delle aziende produttrici di pitture, vernici, smalti, inchiostri da stampa e adesivi sintetici (23,4%); di quelle che fabbricano materie plastiche in forme primarie (12,7%), delle imprese produttrici di prodotti chimici per uso industriale (11,1%) e di quelle specializzate nella produzione di saponi, detergenti e agenti organici tensioattivi.

Dell’82,2% delle aziende di cui si conosce il fatturato: il 22,4% si attesta nella fascia 1.000.000 - 4.999.999 €, il 20,6% nella fascia 100.000 - 499.999 €, il 13,4% nella fascia 500.000 - 999.999 €, il 9,2% nella fascia 10.000.000 - 49.999.999 € e il 6,1% nella fascia 5.000.000 - 9.999.999 €. Agli estremi della distribuzione troviamo le imprese che fatturano meno di 100 mila euro (3,3%) e quelle che hanno un giro d’affari superiore ai 50 milioni di euro (7,2%). 

Nella “top ten” delle imprese con il fatturato maggiore troviamo:

  1. Basell Poliolefine Italia Srl
  2. Infineum Italia Srl
  3. L'Oreal Italia Spa
  4. Solvay Specialty Polymers Italy Spa
  5. Henkel Italia Operations Srl
  6. Dow Italia Divisione Commerciale Srl
  7. Polynt Spa
  8. Aquafil Spa
  9. Aquafil Spa
  10. Ecofuel Spa

LA PRODUZIONE CHIMICA IN ITALIA


L’industria chimica, grazie alla sua capacità d’innovare e alla sua estesa base produttiva, riveste un ruolo fondamentale per lo sviluppo economico del nostro Paese. Le aziende che fabbricano prodotti chimici rientrano nella divisione 20 della classificazione Ateco 2007. 

Da un punto di vista geografico il settore si concentra prevalentemente nella parte settentrionale delle penisola. Circa sei aziende su dieci, infatti, si trovano nel Nord-Italia (il 39,4% nel Nord-Ovest e il 21,2% nel Nord-Est). Il 16,9% è localizzato nell’Italia centrale, il 16% nel Mezzogiorno e il restante 6,5% nelle Isole. La Lombardia con il 29,7% è la regione con la più alta concentrazione di aziende chimiche (il 12,6% si trova in provincia di Milano), completano le prime dieci posizioni, distanziate di circa venti punti percentuali, il Veneto (9,9%), l’Emilia-Romagna (8,8%), la Campania (7,2%), la Toscana (7,1%), il Piemonte (7%), il Lazio (5,8%), la Sicilia (4,6%), la Puglia (3,5%) le Marche e la Liguria (entrambe col 2,7%).

Diversamente da altri comparti del manifatturiero, il settore chimico non soffre di un’eccessiva polverizzazione. Le oltre 5mila attività sono in prevalenza piccole e medie imprese. Quest’ultime si caratterizzano principalmente per l’elevato numero di società di capitali (72,2%) e per l’altissima percentuale di dipendenti di sesso maschile, nel 84,6% dei casi, infatti, le donne sono meno della metà della forza lavoro.

L’attività prevalente nel settore è la produzione di profumi e cosmetici (31%). Significative anche le percentuali delle aziende produttrici di pitture, vernici, smalti, inchiostri da stampa e adesivi sintetici (23,4%); di quelle che fabbricano materie plastiche in forme primarie (12,7%), delle imprese produttrici di prodotti chimici per uso industriale (11,1%) e di quelle specializzate nella produzione di saponi, detergenti e agenti organici tensioattivi.

Dell’82,2% delle aziende di cui si conosce il fatturato: il 22,4% si attesta nella fascia 1.000.000 - 4.999.999 €, il 20,6% nella fascia 100.000 - 499.999 €, il 13,4% nella fascia 500.000 - 999.999 €, il 9,2% nella fascia 10.000.000 - 49.999.999 € e il 6,1% nella fascia 5.000.000 - 9.999.999 €. Agli estremi della distribuzione troviamo le imprese che fatturano meno di 100 mila euro (3,3%) e quelle che hanno un giro d’affari superiore ai 50 milioni di euro (7,2%). 

Nella “top ten” delle imprese con il fatturato maggiore troviamo:

  1. Basell Poliolefine Italia Srl
  2. Infineum Italia Srl
  3. L'Oreal Italia Spa
  4. Solvay Specialty Polymers Italy Spa
  5. Henkel Italia Operations Srl
  6. Dow Italia Divisione Commerciale Srl
  7. Polynt Spa
  8. Aquafil Spa
  9. Aquafil Spa
  10. Ecofuel Spa

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