COME OTTENERE VALORE DAI DATI: L'ANALISI E LA RICLASSIFICAZIONE DI BILANCIO
Il compito essenziale di un imprenditore è quello di prendere decisioni. In molti casi tali decisioni si basano proprio sulla conoscenza approfondita dei dati contenuti nel bilancio d’esercizio. Di seguito proveremo a descrivere come, attraverso l’analisi e riclassificazione del bilancio, sia possibile trarre informazioni commerciali basilari per pianificare e compiere scelte consapevoli rispetto al proprio business.
Quali informazioni commerciali possono essere dedotte dal bilancio?
Il bilancio d’esercizio è l'insieme dei documenti contabili che un'impresa per legge deve redigere periodicamente, col fine di mostrare la propria situazione patrimoniale e finanziaria, nonché il risultato economico dell'esercizio stesso. Tale documento non è semplicemente un strumento per conoscere i risultati gestionali interni, bensì un mezzo d’informazione essenziale per i vari stakeholder aziendali. Attraverso l’esame dei prospetti del bilancio, infatti, i portatori d’interesse (come fornitori, investitori, soci, azionisti, concorrenti e dipendenti) sono in grado di valutare l’andamento patrimoniale, finanziario ed economico dell’impresa.
Leggere un bilancio non è sempre facile e alla portata di tutti, tuttavia dalla sua lettura si possono desumere importanti informazioni sullo stato di salute di un’azienda. Molto spesso, però, tutto ciò non è sufficiente ed è per questo necessario ricorrere a metodologie d’analisi più sofisticate, in grado di far emergere un ulteriore livello informativo.
È questo il caso dell’analisi e riclassificazione di bilancio. Tale procedura, infatti, attraverso l’accorpamento e la rielaborazione in modo coerente e omogeneo delle varie voci del bilancio, ne permette una lettura più completa ed esaustiva. La riclassificazione è una tecnica che ri-sistematizzando le informazioni di sintesi annuali, permette di ottenere informazioni aggiuntive e maggiormente significative, così da garantisce una migliore comprensione dei fatti di gestione, che spesso rimangono meno evidenti da una lettura secondo i modelli tradizionali di prospetto previsti dalla legge.
Riclassificare un bilancio significa evidenziare alcuni aggregati dello stato patrimoniale e alcuni risultati intermedi del conto economico per facilitare la comprensione della gestione aziendale di un soggetto (ad esempio un partner commerciale o un cliente), verificarne lo stato di salute e ipotizzare scenari evolutivi futuri.
Immaginiamo che la vostra azienda si appresti a siglare un accordo con un partner commerciale di cui desiderate conoscere la situazione economica, patrimoniale e finanziaria. In altri termini volete capire, ad esempio, se e quali profitti ha generato durante l’ultima annualità, l’attitudine della complessiva gestione a remunerare il capitale dei soci, la solvibilità a breve termine dell’impresa, la sua solidità, la capacità di far fronte agli impegni di medio e lungo periodo e le sue prospettive di crescita operativa e dimensionale.
Tutti questi aspetti, per l’appunto, possono essere indagati attraverso il calcolo dei rispettivi indici:
- di redditività (Return on equity, Return on investment, Return on sales)
- di liquidità (la liquidità generale e la liquidità primaria);
- di solidità (il rapporto d’indebitamento e il rapporto d’indebitamento bancario);
- di sviluppo (la variazione percentuale della produzione, del valore aggiunto e del margine operativo lordo);
Le varie fasi dell’analisi
Le modalità attraverso cui le analisi di bilancio possono essere svolte sono molteplici e variano in base alla sensibilità e alle necessità di chi la svolge. Nonostante ciò, nella prassi operativa possono essere individuate quattro fasi consequenziali:
1) il reperimento e la verifica dell'attendibilità del bilancio d’esercizio;
2) la riclassificazione dei prospetti;
3) il calcolo dei principali indicatori;
4) l’analisi e l’interpretazione dei risultati emersi.
Per prima cosa, quindi, dovrà essere recuperata la documentazione relativa all'azienda. In particolare, qualora si voglia sviluppare un'indagine di tipo temporale, dovranno essere reperiti i bilanci relativi ad almeno tre anni, ovvero un periodo sufficiente per poter sviluppare considerazioni plausibili in merito all'evoluzione delle condizioni aziendali e ipotizzare efficacemente gli andamenti futuri. Una volta reperiti i documenti, dovrà essere appurata la correttezza e il grado d’attendibilità dei dati in essi contenuti.
Il secondo step è a tutti gli effetti il cuore dell’analisi. È qui, infatti che i dati vengono rielaborati e ricondotti a grandezze utili ai fini di una corretta interpretazione dello stato complessivo di salute aziendale.
Infine, alla riclassificazione, fa seguito la fase di calcolo degli indicatori contabili. Partendo da alcuni importanti aggregati degli schemi di stato patrimoniale e di conto economico debitamente rielaborati si arriva ad ottenere valori di sintesi comparabili e rilevanti, così da poter trarre le dovute interpretazioni finali.
In definitiva, tale processo è un lavoro complesso e delicato, che richiede competenze specifiche, esperienza, una buona dose d’intuito ma soprattutto un cospicuo investimento in termini di tempo e risorse. Per questo motivo, se dovete procedere a un’analisi di bilancio, in molti casi è conveniente utilizzare i servizi che mettono a disposizione le informazioni commerciali di cui necessitate, opportunamente verificate, elaborate e sintetizzate.
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