IL RISULTATO D'ESERCIZIO


Complessivamente a livello nazionale le aziende che hanno chiuso con un risultato d’esercizio positivo sono il 62% mentre quelle che hanno visto eccedere i costi rispetto ai ricavi sono il 38% del totale. .

La stragrande maggioranza delle aziende, circa il 79,7%, ha conseguito un utile per una cifra inferiore ai 50.000 euro: il 30,3% di queste si attesta nella fascia 10.000 - 49.999 €, mentre il 49,4% si attesta nella fascia di utile inferiore ai 10.000 €. Poche, circa il 2%, le aziende che hanno chiuso con un utile superiore al 1.000.000 di euro. Al contrario tra le aziende che hanno registrato un risultato d’esercizio negativo il 49,5% dichiara una perdita inferiore ai 10.000 €, il 30,5% ne dichiara una compresa tra i 10.000 e 49.999 €, mentre solo 1,8% fa registrare una perdita superiore al 1.000.000 di euro. Il commercio all'Ingrosso è il settore con la più alta percentuale di aziende che hanno registrato un utile (11,8%). Seguono le attività immobiliari (10,4%), la costruzione di edifici (8,6%), il commercio al dettaglio (7,4%) e i lavori di costruzione specializzati, ovvero la costruzione di parti di edifici, i lavori d’ingegneria civile e le attività di preparazione a tale scopo (5,5%). Sul fronte delle aziende in perdita troviamo le attività immobiliari (16,4%), la costruzione di edifici (13,4%), il commercio all'ingrosso (8,1%), il commercio al dettaglio (6,9%) e le attività legate alla ristorazione (5,34%).

In particolare tra le aziende in perdita grave (oltre un 1.000.000 €) si segnala il primato negativo del settore delle attività immobiliari (15%), seguito dalle attività legate ai servizi finanziari (escluse le assicurazioni e i fondi pensionistici) con l’8,2%, l’edilizia con l’8,7% e il commercio all’ingrosso con il 7,1%.

A livello territoriale la Lombardia è la regione con la più alta concentrazione di aziende (23,8%) con un risultato d’esercizio positivo, seguono il Lazio (14,4%), il Veneto (10%), la Campania (9,8%), l’Emilia-Romagna (9,3%), la Toscana (7,6%), il Piemonte (6,1%), la Sicilia (5,7%) e la Puglia (5,4%). Occupano le ultime tre posizioni della classifica la Basilicata (0,8%), il Molise (0,4%) e la Valle d’Aosta (0,2%). La Lombardia è anche la prima regione (44,1%) per quanto riguarda le aziende che hanno chiuso con un utile superiore al 1.000.000 di euro. Tra le aziende in perdita fanno registrare una percentuale in doppia cifra la Lombardia (20,9%) e il Lazio (14,4%). Più distaccate, invece, Veneto (8,2%), Emilia-Romagna (8,1%), Campania (7,5%), Toscana 7%, Sicilia (5,3%), Piemonte (5,1%), Marche (2,7%), Abruzzo e Liguria (entrambe 2,2%).

IL RISULTATO D'ESERCIZIO


Complessivamente a livello nazionale le aziende che hanno chiuso con un risultato d’esercizio positivo sono il 62% mentre quelle che hanno visto eccedere i costi rispetto ai ricavi sono il 38% del totale. .

La stragrande maggioranza delle aziende, circa il 79,7%, ha conseguito un utile per una cifra inferiore ai 50.000 euro: il 30,3% di queste si attesta nella fascia 10.000 - 49.999 €, mentre il 49,4% si attesta nella fascia di utile inferiore ai 10.000 €. Poche, circa il 2%, le aziende che hanno chiuso con un utile superiore al 1.000.000 di euro. Al contrario tra le aziende che hanno registrato un risultato d’esercizio negativo il 49,5% dichiara una perdita inferiore ai 10.000 €, il 30,5% ne dichiara una compresa tra i 10.000 e 49.999 €, mentre solo 1,8% fa registrare una perdita superiore al 1.000.000 di euro. Il commercio all'Ingrosso è il settore con la più alta percentuale di aziende che hanno registrato un utile (11,8%). Seguono le attività immobiliari (10,4%), la costruzione di edifici (8,6%), il commercio al dettaglio (7,4%) e i lavori di costruzione specializzati, ovvero la costruzione di parti di edifici, i lavori d’ingegneria civile e le attività di preparazione a tale scopo (5,5%). Sul fronte delle aziende in perdita troviamo le attività immobiliari (16,4%), la costruzione di edifici (13,4%), il commercio all'ingrosso (8,1%), il commercio al dettaglio (6,9%) e le attività legate alla ristorazione (5,34%).

In particolare tra le aziende in perdita grave (oltre un 1.000.000 €) si segnala il primato negativo del settore delle attività immobiliari (15%), seguito dalle attività legate ai servizi finanziari (escluse le assicurazioni e i fondi pensionistici) con l’8,2%, l’edilizia con l’8,7% e il commercio all’ingrosso con il 7,1%.

A livello territoriale la Lombardia è la regione con la più alta concentrazione di aziende (23,8%) con un risultato d’esercizio positivo, seguono il Lazio (14,4%), il Veneto (10%), la Campania (9,8%), l’Emilia-Romagna (9,3%), la Toscana (7,6%), il Piemonte (6,1%), la Sicilia (5,7%) e la Puglia (5,4%). Occupano le ultime tre posizioni della classifica la Basilicata (0,8%), il Molise (0,4%) e la Valle d’Aosta (0,2%). La Lombardia è anche la prima regione (44,1%) per quanto riguarda le aziende che hanno chiuso con un utile superiore al 1.000.000 di euro. Tra le aziende in perdita fanno registrare una percentuale in doppia cifra la Lombardia (20,9%) e il Lazio (14,4%). Più distaccate, invece, Veneto (8,2%), Emilia-Romagna (8,1%), Campania (7,5%), Toscana 7%, Sicilia (5,3%), Piemonte (5,1%), Marche (2,7%), Abruzzo e Liguria (entrambe 2,2%).

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