LA PRODUZIONE OLEARIA IN CALABRIA


In un contesto nazionale caratterizzato da una base produttiva solida e da un ampio numero di imprese localizzate nell’Italia centro-meridionale (60,3% al Sud, il 18,4% al Centro e il 16,5% nelle Isole), la Calabria con il 15,2% delle aziende produttrici di olio d’oliva occupa la seconda posizione tra le regioni italiane, ponendosi alle spalle della Puglia (18,4%) e precedendo di poco la Sicilia (13,4%).

La distribuzione delle aziende della “punta dello stivale” si concentra per oltre il 68,1% tra le province di Reggio Calabria (41,3%) e Cosenza (26,8%), due tra le principali realtà nel panorama regionale e nazionale. Seguono poi, distaccate di oltre tredici punti percentuali, la provincia di Catanzaro (13,1%), Crotone (9,7%) e Vibo Valentia (9,1%).

Volendo indagare la dimensione e la composizione delle aziende è significativo il fatto che, tranne per sporadiche eccezioni, esse siano in prevalenza micro-imprese. L’87,6% delle aziende, infatti, impiega meno di cinque lavoratori, con una media dipendenti di circa 4,6 unità (media che raggiunge il valore record di 5,7 dipendenti in provincia di Reggio Calabria e di 3,4 dipendenti nel cosentino). Per quanto riguarda la composizione, le aziende si caratterizzano per la forte presenza maschile: nel 68,8% dei casi, infatti, gli uomini rappresentano il 90% dei dipendenti, percentuale che nel reggino sale addirittura al 79,7%.

A livello di forma giuridica il 66,1% delle imprese sono ditte individuali, il 20,5% sono società di persone e il restante 13,4% società di capitali. In particolare la scelta di una forma organizzativa più strutturata e stabile, in grado di dare maggiori garanzie e d’intercettare nuovi capitali, è particolarmente presente nelle province di Cosenza e Reggio Calabria, dove si trovano rispettivamente il 40% e il 35% delle aziende che hanno optato per questa forma legale.

Infine, in un settore in grado di generare un fatturato che si aggira intorno ai 3 miliardi di euro annui, le imprese operanti in Calabria, di cui si conosce il fatturato, si attestano per il 43% nella fascia 50.000 - 99.999 €, per il 25,9% nella fascia 100.000 - 499.999 €, per il 5,7% nella fascia 1.000.000 - 4.999.999 € e per il 3,4% nella fascia 500.000 - 999.999 €. Agli estremi della distribuzione le aziende che dichiarano un fatturato superiore al milione di euro (0,7%) e quelle che ne dichiarano uno inferiore ai 50.000€ (1,4%). 

LA PRODUZIONE OLEARIA IN CALABRIA


In un contesto nazionale caratterizzato da una base produttiva solida e da un ampio numero di imprese localizzate nell’Italia centro-meridionale (60,3% al Sud, il 18,4% al Centro e il 16,5% nelle Isole), la Calabria con il 15,2% delle aziende produttrici di olio d’oliva occupa la seconda posizione tra le regioni italiane, ponendosi alle spalle della Puglia (18,4%) e precedendo di poco la Sicilia (13,4%).

La distribuzione delle aziende della “punta dello stivale” si concentra per oltre il 68,1% tra le province di Reggio Calabria (41,3%) e Cosenza (26,8%), due tra le principali realtà nel panorama regionale e nazionale. Seguono poi, distaccate di oltre tredici punti percentuali, la provincia di Catanzaro (13,1%), Crotone (9,7%) e Vibo Valentia (9,1%).

Volendo indagare la dimensione e la composizione delle aziende è significativo il fatto che, tranne per sporadiche eccezioni, esse siano in prevalenza micro-imprese. L’87,6% delle aziende, infatti, impiega meno di cinque lavoratori, con una media dipendenti di circa 4,6 unità (media che raggiunge il valore record di 5,7 dipendenti in provincia di Reggio Calabria e di 3,4 dipendenti nel cosentino). Per quanto riguarda la composizione, le aziende si caratterizzano per la forte presenza maschile: nel 68,8% dei casi, infatti, gli uomini rappresentano il 90% dei dipendenti, percentuale che nel reggino sale addirittura al 79,7%.

A livello di forma giuridica il 66,1% delle imprese sono ditte individuali, il 20,5% sono società di persone e il restante 13,4% società di capitali. In particolare la scelta di una forma organizzativa più strutturata e stabile, in grado di dare maggiori garanzie e d’intercettare nuovi capitali, è particolarmente presente nelle province di Cosenza e Reggio Calabria, dove si trovano rispettivamente il 40% e il 35% delle aziende che hanno optato per questa forma legale.

Infine, in un settore in grado di generare un fatturato che si aggira intorno ai 3 miliardi di euro annui, le imprese operanti in Calabria, di cui si conosce il fatturato, si attestano per il 43% nella fascia 50.000 - 99.999 €, per il 25,9% nella fascia 100.000 - 499.999 €, per il 5,7% nella fascia 1.000.000 - 4.999.999 € e per il 3,4% nella fascia 500.000 - 999.999 €. Agli estremi della distribuzione le aziende che dichiarano un fatturato superiore al milione di euro (0,7%) e quelle che ne dichiarano uno inferiore ai 50.000€ (1,4%). 

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