FLOWER POWER, IL POTERE DEI FIORI NELLA NOSTRA ECONOMIA


Nella divisione 47 della classificazione delle attività economiche (Ateco 2007), la categoria 47.76.1 designa le attività imprenditoriali che commerciano al dettaglio fiori e piante.

Il mercato dei fiori è un terreno particolarmente favorevole per chi desidera intraprendere e fare affari. Il potere del mercato dei fiori, infatti, risiede nel fatto che l’investimento iniziale è mediamente contenuto e per di più non esistono barriere all’entrata. Ma non è tutto rose e fiori, tali condizioni, infatti, fanno sì che la concorrenza sia particolarmente spietata (in molti casi anche abusiva) e che le attività commerciali operanti siano ben oltre quota 11 mila.

A livello Territoriale le attività si concentrano per il 27% al Sud, per il 23,7% nel Nord-Ovest, per il 21% nell’Italia centrale, per il 17,6% nel Nord-Est e per il restante 10,7% nelle Isole.

Le prime dieci regioni per quanto riguarda il numero di fiorai sono la Lombardia (13%), la Campania (11%) e il Lazio (9,6%). Completano la classifica delle prime dieci regioni: il Piemonte (7,8%), la Sicilia e il Veneto (7,5% quinte a pari merito), l’Emilia-Romagna (6,9%), la Toscana (6,4%), la Calabria (5,5%), la Puglia (5,4%) e la Sardegna (3,2%).

La provincia con la più alta densità di punti vendita è quella di Roma (6%), di questi oltre la metà (3,5%) hanno sede nella Capitale.  Da tenere in considerazione anche la concentrazione nelle province di Napoli (5,2%), Torino (4,2%), Milano (3,6%) e Caserta (2,1%).  

Infine il dato riguardante il tessuto imprenditoriale, formato per la quasi totalità da micro imprese (98,4%) e per l’83% da ditte individuali. Le imprese hanno una media dipendenti di circa 3,2 unità e si contraddistinguono per una elevata presenza femminile: le aziende dove le donne sono più dei tre quarti, infatti, sono il 58,5% del totale.  

FLOWER POWER, IL POTERE DEI FIORI NELLA NOSTRA ECONOMIA


Nella divisione 47 della classificazione delle attività economiche (Ateco 2007), la categoria 47.76.1 designa le attività imprenditoriali che commerciano al dettaglio fiori e piante.

Il mercato dei fiori è un terreno particolarmente favorevole per chi desidera intraprendere e fare affari. Il potere del mercato dei fiori, infatti, risiede nel fatto che l’investimento iniziale è mediamente contenuto e per di più non esistono barriere all’entrata. Ma non è tutto rose e fiori, tali condizioni, infatti, fanno sì che la concorrenza sia particolarmente spietata (in molti casi anche abusiva) e che le attività commerciali operanti siano ben oltre quota 11 mila.

A livello Territoriale le attività si concentrano per il 27% al Sud, per il 23,7% nel Nord-Ovest, per il 21% nell’Italia centrale, per il 17,6% nel Nord-Est e per il restante 10,7% nelle Isole.

Le prime dieci regioni per quanto riguarda il numero di fiorai sono la Lombardia (13%), la Campania (11%) e il Lazio (9,6%). Completano la classifica delle prime dieci regioni: il Piemonte (7,8%), la Sicilia e il Veneto (7,5% quinte a pari merito), l’Emilia-Romagna (6,9%), la Toscana (6,4%), la Calabria (5,5%), la Puglia (5,4%) e la Sardegna (3,2%).

La provincia con la più alta densità di punti vendita è quella di Roma (6%), di questi oltre la metà (3,5%) hanno sede nella Capitale.  Da tenere in considerazione anche la concentrazione nelle province di Napoli (5,2%), Torino (4,2%), Milano (3,6%) e Caserta (2,1%).  

Infine il dato riguardante il tessuto imprenditoriale, formato per la quasi totalità da micro imprese (98,4%) e per l’83% da ditte individuali. Le imprese hanno una media dipendenti di circa 3,2 unità e si contraddistinguono per una elevata presenza femminile: le aziende dove le donne sono più dei tre quarti, infatti, sono il 58,5% del totale.  

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