SOPRAVVENIENZE PASSIVE: COSA SONO E COME SONO REGISTRATE A BILANCIO


Le sopravvenienze passive rappresentano componenti straordinarie del reddito d’impresa, ossia che derivano da eventi eccezionali o da operazioni straordinarie, non riconducibili alla normale attività di gestione. In altre parole, a causa di eventi imprevedibili, occasionali o accidentali, l’azienda è costretta a registrare nuovi costi o passività, che si aggiungono a quelli ordinari. La caratteristica principale delle sopravvenienze passive è che, nella quasi totalità dei casi, non possono essere dedotte ai fini dell’imposta dei redditi delle società (IRES), ovvero rappresentano un costo secco alla pari di una sanzione. In alcuni casi, invece, possono essere portate in deduzione dal reddito imponibile IRES.

Alcuni esempi di sopravvenienze passive

Una volta capita la definizione di sopravvenienze passive, facciamo alcuni esempi per capire meglio la loro natura e le loro caratteristiche. Rientrano tra le sopravvenienze passive ad esempio:

    • le eventuali correzioni di errori contabili che fanno riferimento ad esercizi già chiusi
    • l’accertamento di debiti che fanno riferimento ad esercizi precedenti
    • i risarcimenti a terzi per danni che l’azienda ha provocato, che non sono coperti, in tutto o solo in parte, dall’assicurazione (ad esempio un danno ambientale o un incidente stradale)
    • le multe per aver commesso un’infrazione del Codice della strada notificate solo dopo la chiusura del bilancio di esercizio a cui fanno riferimento.

 

Gli eventi straordinari o non prevedibili, che generano una sopravvenienza passiva, possono riguardare il mancato conseguimento di ricavi stimati l'anno precedente o far riferimento a una fattura valutata a fine anno, i cui costi sono di competenza dell'esercizio che si sta concludendo. Se, in seguito, la fattura arriva con un costo maggiore di quello stimato, la differenza sarà una sopravvenienza passiva e, in buona parte dei casi, non potrà essere dedotta ai fini dell’imposta dei redditi delle società.

Le sopravvenienze passive e la registrazione a bilancio

Le sopravvenienze passive sono registrate in bilancio alla voce R21 del conto economico, tra i componenti straordinari di reddito diversi dall'attività caratteristica dell'impresa. In alternativa, possono essere registrate alla voce B14 del conto economico, quella che fa riferimento agli oneri diversi di gestione. Le sopravvenienze passive sono perdite che, in alcuni casi, possono essere dedotte fiscalmente. Possono essere portate in detrazione dal reddito soggetto all'imposta dei redditi delle società IRES. In questi casi il loro impatto negativo per l’azienda potrà essere in parte mitigato.

Quando le sopravvenienze passive sono fiscalmente deducibili

L’articolo 101 Tuir contiene, nel paragrafo denominato “minusvalenze patrimoniali, sopravvenienze passive e perdite”, le disposizioni per la deduzione di alcuni componenti negativi del reddito d’impresa. Nello specifico, è possibile la deducibilità fiscale per un errore contabile solo quando l'impresa è in grado di dimostrare che la ritardata registrazione del costo non era prevedibile in alcun modo, provando concretamente che sarebbe stato impossibile conoscere l'entità di tali costi o di ricavi minori entro i termini fissati o che non potevano essere determinati in maniera certa. Le sopravvenienze passive non determinabili o prevedibili entro i termini fissati per la chiusura del bilancio consentono di beneficiare della deducibilità fiscale. Un esempio di sopravvenienza passiva che può essere dedotta fiscalmente è ad esempio un conguaglio inaspettato. In tutti i casi in cui non è possibile dimostrare concretamente la prevedibilità, non sarà possibile la deduzione e quindi l’impresa dovrà affrontare il costo fiscale


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