Cosa sono i non performing loans?
I non performing loans (NPL) sono quei prestiti concessi da un istituto bancario la cui riscossione è sostanzialmente incerta. In altre parole, i crediti deteriorati sono quei casi in cui il soggetto debitore non è in grado di adempiere alle sue obbligazioni contrattuali secondo i tempi previsti.
I non performing loans solitamente sono il prodotto di un peggioramento della situazione finanziaria ed economica del debitore, ma molto spesso anche di una valutazione non adeguata da parte del creditore.
Le tipologie di non performing loans
Una volta capito il concetto di non performing loans è importante sottolineare come in realtà esistano diverse categorie di crediti deteriorati. La Banca d’Italia, in linea con i criteri adottati dal meccanismo di vigilanza unico (SSM) e dall’Autorità bancaria europea (EBA), suddivide i prestiti non performanti in tre tipologie in base al livello di deterioramento del credito:
a) le sofferenze (in inglese bad loans) sono le esposizioni verso soggetti insolventi o in situazioni sostanzialmente equiparabili.
b) Le inadempienze probabili (in inglese unlikely to pay) sono i crediti per i quali l’istituto bancario valuta inverosimile che il soggetto debitore adempia in pieno alle obbligazioni contrattuali a meno di azioni come l'escussione delle garanzie.
c) Le esposizioni scadute e/o sconfinanti (in inglese overdrawn and/or past-due exposures) sono quei crediti che sono scaduti o che eccedono i limiti di affidamento di oltre 90 giorni.
È chiaro come la casistica sia ampia e comprenda al suo interno soggetti debitori che hanno difficoltà momentanee nel far fronte alle loro obbligazioni (ad esempio un’azienda che sta attraversando un periodo difficile) e altri che mostrano una situazione di insolvenza assodata.
Le esposizioni oggetto di concessioni
Accanto alle classi di non performing loans appena viste troviamo le esposizioni oggetto di concessione (in inglese forbearance) da parte dell’istituto di credito. Tali esposizioni creditizie (forborne exposures), in bonis o deteriorate, sono quelle alle quali sono state concesse modifiche alle condizioni contrattuali o un rifinanziamento, parziale o totale, a causa di particolari situazioni di difficoltà del cliente debitore.
Queste tipologie di misure ricadono nelle categorie di:
● non performing exposures with forbearance measures: sono esposizioni deteriorate oggetto di concessione, che riguardano debitori classificati in stato di deterioramento.
● Forborne performing exposures: riguardano clienti performing in difficoltà finanziaria.
La definizione delle forborne exposures dell’autorità di vigilanza europea è distante dal concetto di esposizione ristrutturata della precedente normativa italiana. Quest’ultima, infatti, definiva le esposizioni creditizie oggetto di ristrutturazione come quelle per le quali una banca, a causa del deterioramento delle condizioni economico-finanziarie del debitore, concedeva la modifica delle condizioni contrattuali originarie, (riscadenzamento dei termini, riduzione del debito e/o degli interessi) che davano luogo a una perdita.
In altri termini con la nuova definizione viene meno la necessità della presenza di una perdita. Per classificare un’esposizione oggetto di concessioni (deteriorate o performing), infatti, è sufficiente il riconoscimento al debitore delle misure di forbearance.
Non performing exposure ratio
La Non performing exposure ratio (NPE ratio) è il valore che esprime l’esposizione di un istituto di credito ai non performing loans, ossia ai crediti deteriorati. Il NPE ratio è il rapporto tra i crediti deteriorati di una banca e l’intero stock di quelli erogati. Il metodo di calcolo per il NPE ratio è semplice: si divide il totale dei crediti inesigibili per l'importo totale dei crediti in essere nel portafoglio della banca.
Ad esempio, supponiamo di avere due istituti di credito “A” e “B”, entrambi con un portafoglio prestiti totale di 500 milioni di euro e rispettivamente con 25 milioni e 85 milioni di euro in non performing loans. Facendo i calcoli emerge come L’NPE ratio dell’istituto “A” sia 25.000.000/ 500.000.000 = 5%, mentre quello di “B” sia pari a 85.000.000/ 500.000.000 = 17%.
Più il valore dell’NPE ratio è prossimo allo zero, maggiore sarà la pulizia di bilancio dell’istituto di credito. In questo caso la “A” ha un NPE ratio nettamente migliore rispetto a quello fatto registrare da “B”. Bisogna però dire che per una valutazione migliore di questo valore, è importante valutare non solo la grandezza assoluta ma anche la sua variazione nel tempo.