INDUSTRIA ITALIANA DELLE PORTE E DELLE FINESTRE
Dal 12 al 14 febbraio 2025 torna CASEITALY Expo, il format multicanale per l’internazionalizzazione delle imprese italiane del settore dei componenti tecnici dell'involucro edilizio (serramenti, chiusure tecniche, schermature solari, lattoneria e maniglieria). In occasione di questa importante rassegna di settore, proponiamo uno studio sulle realtà specializzate nella fabbricazione di porte e finestre in metallo, ovvero le imprese italiane appartenenti alla classe 25.12 e alle relative categorie e sottocategorie della classificazione delle attività economiche ATECO.
La distribuzione della popolazione secondo il codice ATECO primario
La popolazione analizzata, formata da circa 14mila imprese attive sul territorio nazionale, vede la presenza preponderante di realtà che fabbricano porte, cancelli, imposte finestre e relativi telai (l’89,7% del totale). Il restante 10,3%, invece, si divide tra le imprese che fabbricano strutture metalliche per tende da sole, tende alla veneziana e simili (9,4%) e le realtà che producono porte e finestre in metallo (0,9%).
La distribuzione geografica del settore italiano delle porte e finestre in metallo

Dal punto di vista territoriale, le attività della popolazione analizzata sono distribuite in prevalenza nel Mezzogiorno. Infatti, circa il 46,7% del totale si trova tra le macroaree del Sud (32,6%) e delle Isole (14,1%). Seguono il Nord-Ovest (20,5%), il Centro (17,8%) e il Nord-Est (15%). La Campania è la regione italiana dove si registra la concentrazione maggiore di imprese del settore (12,4%). Completano le prime dieci posizioni della classifica regionale la Lombardia (11,1%), la Sicilia (10,7%), la Puglia (9,1%), il Lazio (8,6%), il Veneto (7,4%), il Piemonte (6,1%), la Toscana (5,5%), la Calabria (5,5%) e l'Emilia-Romagna (5,4%). Nelle ultime tre posizioni del ranking, invece, troviamo il Molise (0,9%), il Trentino-Alto Adige (0,5%) e la Valle d’Aosta (0,1%). A livello provinciale, invece, Napoli con il 5,3% è la prima provincia per numero di imprese dell’industria delle porte, finestre e degli infissi in metallo. Seguono distanziate di qualche punto percentuale Milano (3,1%), Torino (2,8%), Salerno (2,9%), Lecce (2,7%), Catania (2,6%), Caserta (2,5%), Bari (2,5%), Palermo (2,2%), Cosenza (1,9%), Latina (1,8%), Verona (1,8%) e Messina (1,7%).
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Il tessuto imprenditoriale dell’industria delle finestre e porte in metallo

Le maglie del tessuto imprenditoriale della popolazione analizzata sono composte in larga parte da PMI (25,2%) e micro imprese (74,6%), ossia realtà con meno di 10 occupati e che realizzano un fatturato o un totale di bilancio annuo inferiore a 2 milioni di euro. Le forme legali più utilizzate sono la ditta individuale (47,3%) e le società di capitali (34,1%). È minore, invece, la presenza delle società di persone (18,5%) e delle altre forme societarie (0,1%). Il comparto si evidenzia per una marcata vocazione artigiana: poco meno della metà delle imprese prese in considerazione, infatti, sono iscritte nella sezione artigiana del Registro Imprese (46,1%). Quest’ultime, nella stragrande maggioranza producono porte, finestre e loro telai, imposte e cancelli metallici (90%). È minore l’incidenza delle imprese artigiane che realizzano strutture metalliche per tende da sole, tende alla veneziana (9,3%) e di quelle specializzate nella fabbricazione di porte e finestre in metallo (0,7%). La popolazione del settore negli ultimi tre anni è in costante crescita in termini di occupati. A dicembre 2024, infatti, si contavano circa 35mila dipendenti, +3% rispetto al 2023 e +11% rispetto al 2022 (+11%). Nello specifico le imprese che realizzano porte e finestre in metallo hanno una media di circa 2,4 dipendenti.
La distribuzione del rischio nella popolazione dei produttori di porte e finestre in metallo
Il settore manifatturiero analizzato si caratterizza per un’affidabilità economico commerciale piuttosto bassa (per il calcolo dell’indice sono utilizzate numerose variabili, tra cui informazioni anagrafiche, indici e dati di bilancio, anzianità aziendale, esperienze di pagamento, presenza di informazioni negative). Tra le realtà imprenditoriali che realizzano porte e finestre in metallo di cui è disponibile il dato, infatti, solo il 9,6% ha un indice di rischio minimo e il 27,3% ha uno score più basso della media. Le imprese con un rischio più alto della media al contrario sono più della metà, il 51%, mentre quelle con un rischio massimo il 12,1% del totale della popolazione.
La vocazione all’export e all’innovazione delle imprese del manifatturiero delle porte e finestre in metallo
Le imprese del settore si caratterizzano per una bassa propensione all'internazionalizzazione: solo il 3,6% di queste, infatti, fa registrare un punteggio alto, l’11,8% ha uno score sopra la media e il 15,9% uno medio. Le imprese produttrici di finestre e porte in metallo con un punteggio al di sotto della media sono, invece, il 51,7% e quelle con un punteggio basso il 13,7%. È bassa anche la propensione a innovare delle imprese del settore. Infatti, solo il 3,4% del totale della popolazione ha uno score di innovazione massimo, il 14,5% ha un punteggio sopra la media, il 18,4% nella media, il 22,3% sotto la media e il 34,3% fa registrare uno score basso.
Il fatturato stimato delle imprese del manifatturiero delle finestre e porte in metallo
Se ci si concentra sul fatturato stimato, le realtà della popolazione analizzata senza obbligo di bilancio, che presentano il codice ATECO e che sono costituite da almeno un anno, si trovano nel 54,2% dei casi nella fascia 100.000 - 499.999€ e per il 5,4% in quella 500.000 - 999.999€. Agli estremi della distribuzione troviamo le realtà che hanno un fatturato stimato inferiore a 100.000€ e l’1,8% che si attesta sopra 1.000.000€.
Il fatturato dell’industria delle porte e delle finestre in metallo
Il dato riguardante il fatturato, considerando che il bilancio è disponibile per il 28% delle imprese totali, restituisce l’immagine di un comparto in crescita: il fatturato del 2023 è pari a 7 miliardi di euro (+7,7% rispetto al 2022 e +40% rispetto al 2021). Nello specifico si può apprezzare che le realtà imprenditoriali della popolazione si attestano per lo 0,8% nella fascia di fatturato inferiore ai 10.000€, per l’1% nella fascia 10.000 – 49.999€, per l’1,3% nella fascia 50.000 – 99.999€, per l’8,5% nella fascia 100.000 - 499.999€, per il 5,5% nella fascia 500.000 - 999.999€, per l’8,9% nella fascia 1.000.000 – 4.999.999€, per l’1,1% nella fascia 5.000.000 – 9.999.999€, per lo 0,8% nella fascia 10.000.000 – 49.999.999€ e per lo 0,1% nella fascia di fatturato 50.000.000€ - 249.999.999€.
NNella prime dieci posizioni delle realtà italiane dell’industria degli infissi e delle porte e finestre in metallo con il fatturato maggiore troviamo:
- PIVA GROUP SPA
- SCHUCO INTERNATIONAL ITALIA SRL
- FIOCCHI SPA
- SOMEC SPA
- ZANZAR SPA
- PERMASTEELISA SPA
- BMPEUROPE SRL
- GIBUS SPA
- NINZ SPA
- SCRIGNO SPA
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