Commercio all’ingrosso di surgelati in Italia: dati, trend e imprese 


Il commercio all’ingrosso di prodotti conservati o surgelati in Italia

Il settore del commercio di surgelati in Italia sta vivendo una fase di importante crescita, confermandosi come uno dei segmenti strategici dell'industria alimentare del nostro Paese. Nel 2024, infatti, il mercato ha registrato un consumo totale che ha superato il milione di tonnellate, con un incremento del +2,3% rispetto all'anno precedente come descritto dal report annuale sui consumi dei prodotti surgelati realizzato dall’Istituto italiano alimenti surgelati.
In questo nuovo approfondimento dell' osservatorio imprese iCRIBIS proponiamo uno studio relativo alle attività che commerciano all’ingrosso prodotti surgelati o conservati, ossia le aziende con i seguenti codici ATECO: 46.31.2 (commercio all’ingrosso di frutta e ortaggi conservati o surgelati), 46.32.12 (commercio all'ingrosso di carni conservate o surgelate) e 46.32.32 (commercio all'ingrosso di pesci conservati o surgelati e di prodotti a base di pesce).

infografica

La distribuzione della popolazione secondo le classi merceologiche

Il comparto del commercio all’ingrosso di prodotti conservati e surgelati presenta una marcata specializzazione nel settore ittico, che da solo raccoglie il 62,7% dell’intera popolazione analizzata. Si tratta quindi della componente dominante, attorno alla quale ruotano gran parte degli operatori e delle dinamiche di mercato. A seguire, con una quota pari al 34,3%, si collocano i grossisti di frutta e ortaggi conservati o surgelati, che rappresentano un segmento comunque rilevante, capace di contribuire in modo significativo alla varietà dell’offerta e alla filiera agroalimentare.
Più marginale, invece, è il peso del commercio all’ingrosso di carni conservate o surgelate, che si attesta quasi al 3%, indicando una presenza più contenuta in termini di operatori del settore. Nel complesso, il settore mostra dunque una struttura fortemente orientata verso i prodotti ittici, pur mantenendo un ruolo importante anche nella distribuzione di alimenti vegetali e, in misura minore, di carni.

 

distribuzione

La distribuzione geografica delle imprese del commercio all'ingrosso di surgelati

A livello territoriale le circa 1.100 realtà italiane che commercializzano all’ingrosso prodotti surgelati o conservati si concentrano per oltre la metà nel Mezzogiorno (56,4%). Nello specifico le imprese del settore analizzato si trovano per il 36,1% nel Sud, per il 20,3% nelle Isole, per il 14,3% al Centro per il 17,2% al Nord-Ovest, e per il restante 12,1% al Nord-Est.
La Campania con il 21,7% delle realtà del comparto è la regione con la più alta concentrazione territoriale di grossisti di prodotti conservati o surgelati in Italia. Completano la top ten della classifica regionale Sicilia (18,2%), Lombardia (12,3%), Lazio (9,2%), Puglia (6,8%), Veneto (6%), Calabria (5,1%), Emilia-Romagna (4,5%), Toscana (3,2%) e Piemonte (3%). Nelle ultime cinque posizioni del ranking troviamo, invece, Friuli-Venezia Giulia (0,5%), Basilicata (0,4%), Umbria (0,4%), Molise (0,3%) e Valle d’Aosta (0,1%).

I grossisti campani di prodotti conservati o congelati

Le circa 250 realtà del settore analizzato attive in Campania si trovano in prevalenza in provincia di Napoli, territorio in cui si concentrano il 57,1% del totale regionale, seguono Salerno (27,9%), Caserta (10,8%), Avellino (3,3%) e infine Benevento (0,9%). Il tessuto imprenditoriale della popolazione regionale del settore si caratterizza per un’ampia presenza di società di capitali (il 74,2% del totale).
È invece minore la percentuale delle società di persone (12,9%) e delle ditte individuali (12,5%).
Tra le società di persone è degna di nota la presenza delle società in accomandita semplice (11,7%).
Infine, è da segnalare tra le realtà campane che commerciano all’ingrosso surgelati, la quota non trascurabile di imprese giovanili (il 19,2% del totale). Tra quest’ultime nel 79,3%% dei casi la partecipazione del controllo e della proprietà è detenuta in maniera esclusiva da under 35, nel 22,4% il controllo è forte, mentre nel restante 1,7% la presenza è maggioritaria.

Le caratteristiche del tessuto imprenditoriale del settore analizzato

Il tessuto imprenditoriale del settore è formato per la stragrande maggioranza da microimprese (realtà con meno di 10 dipendenti e con un fatturato annuo che non eccede 2 milioni di euro) e che rientrano tra le società di capitali (67,6%).
Il restante 32,4% della popolazione, invece, si divide tra le società di persone (9,3%), le imprese individuali (22,2%) e le altre forme societarie (0,9%).
In particolare, tra le società di capitali è da segnalare la quota delle società a responsabilità limitata (53,1%) e delle società a responsabilità limitata semplificata (11%).

Negli ultimi anni l’andamento dell’occupazione nel settore ha mostrato una dinamica particolarmente positiva. A dicembre 2024 si è infatti registrato un incremento significativo del numero di dipendenti, pari al +4,2% rispetto al 2023 e addirittura al +8,4% rispetto al 2022, confermando un trend di crescita stabile. Analizzando più nel dettaglio la composizione delle imprese, emerge che circa il 56,1% delle realtà operative impiega meno di due addetti, evidenziando quindi ancora una volta una struttura fortemente caratterizzata da microimprese.

Nonostante ciò, il numero medio di dipendenti per azienda nel comparto si attesta attorno alle 3,2 unità, un valore che lascia intravedere la presenza anche di imprese più strutturate, capaci di assorbire una quota maggiore di forza lavoro.

score

L’export e la propensione all’innovazione del settore

Nonostante l’export dei prodotti surgelati italiani sia in crescita, confermando la capacità del settore di adattarsi alle nuove abitudini alimentari globali, le imprese che commerciano all’ingrosso questa tipologia di prodotti si contraddistinguono per uno score di internazionalizzazione piuttosto basso: il 45,4% delle realtà imprenditoriali analizzate, infatti, ha uno score basso e il 15,7% ha un punteggio sotto la media. Poche, invece, le imprese con una propensione alta (7,8%) e quelle con uno score sopra la media (8,1%).
Meno drammatica ma comunque non eccellente è la situazione relativa al tasso di innovazione: infatti, le realtà imprenditoriali con uno score sotto la media sono il 26,2%, mentre quelle con uno score basso il 34,1%. Al contrario il 14% ha uno score di innovazione sopra la media, il 13,5% nella media e il 3,7% uno score massimo.

score

L’affidabilità economico commerciale dei grossisti di prodotti conservati o surgelati

Il dato riguardante l’affidabilità economico commerciale della popolazione analizzata certifica una situazione potenzialmente critica (per il calcolo dell’indice sono utilizzate numerose fonti, tra cui informazioni anagrafiche, indici e dati di bilancio, anzianità aziendale, esperienze di pagamento e presenza di informazioni negative). Tra i grossisti di prodotti surgelati di cui è disponibile il dato, infatti, il 4,7% ha un indice di rischio minimo e il 17,6% ha uno score più basso della media. Le imprese con una rischiosità massima sono, invece, il 28,6% e quelle con un rischio più alto della media sono il 48,5% del totale della popolazione.

 

Il fatturato stimato delle imprese del settore

Secondo gli ultimi dati disponibili il fatturato del settore è in crescita: il fatturato del 2023 è pari a 3,6 miliardi di euro (+13,3% rispetto al 2022). Nello specifico si può apprezzare come le imprese del settore si attestano per l’8% nella fascia di fatturato inferiore ai 50.000€, per l’1,9% nella fascia 50.000 – 99.999€, per il 9,6% nella fascia 100.000 - 499.999€, per il 5,1% nella fascia 500.000 - 999.999€, per il 15,2% nella fascia 1.000.000 – 4.999.999€ e per il 4,7% nella fascia 5.000.000 € - 9.999.999€, per il 5,2% nella fascia 10.000.000 – 49.999.999€, per l’1,5% nella fascia 50.000.000 – 249.999.999€ e per il restante 0,1% nella fascia di fatturato superiore a 250.000.000€.

 

Le classi di fatturato del commercio all’ingrosso di surgelati

Le realtà appartenenti alla popolazione analizzata, che non sono soggette all’obbligo di bilancio e che risultano costituite da almeno un anno, dotate inoltre di un codice ATECO, presentano una distribuzione piuttosto eterogenea in termini di fascia di fatturato stimato. In particolare, una quota estremamente ampia, pari allo 23,5%, si colloca nella fascia più bassa, ovvero quella inferiore ai 500.000€. Seguono le realtà di dimensione maggiore: il 3,2% si colloca nella fascia 500.000 – 999.999€, mentre soltanto il 4% rientra nella classe di fatturato stimato superiore a 1.000.000€. Questi dati evidenziano come la gran parte delle realtà si concentri in una dimensione economica medio-piccola, con un nucleo prevalente nella fascia compresa tra 100.000 - 500.000€ di fatturato stimato annuo, mentre le realtà con fatturato stimato particolarmente elevato risultano più residuali.

Nelle prime dieci posizioni della classifica delle realtà imprenditoriali che commerciano all’ingrosso prodotti surgelati con il fatturato più alto troviamo:

 


CHI SIAMO

iCRIBIS è il portale e-commerce di Cribis che offre accesso alla banca dati di informazioni commerciali su imprese italiane ed estere. Ideale per piccole imprese e professionisti, iCRIBIS aiuta a tutelare i crediti e ridurre gli insoluti. Migliaia di piccole aziende e privati lo scelgono quotidianamente per informarsi su clienti, fornitori e concorrenti, con la garanzia di dati di qualità, sempre accessibili online.

Commercio all’ingrosso di surgelati in Italia: dati, trend e imprese 


Il commercio all’ingrosso di prodotti conservati o surgelati in Italia

Il settore del commercio di surgelati in Italia sta vivendo una fase di importante crescita, confermandosi come uno dei segmenti strategici dell'industria alimentare del nostro Paese. Nel 2024, infatti, il mercato ha registrato un consumo totale che ha superato il milione di tonnellate, con un incremento del +2,3% rispetto all'anno precedente come descritto dal report annuale sui consumi dei prodotti surgelati realizzato dall’Istituto italiano alimenti surgelati.
In questo nuovo approfondimento dell' osservatorio imprese iCRIBIS proponiamo uno studio relativo alle attività che commerciano all’ingrosso prodotti surgelati o conservati, ossia le aziende con i seguenti codici ATECO: 46.31.2 (commercio all’ingrosso di frutta e ortaggi conservati o surgelati), 46.32.12 (commercio all'ingrosso di carni conservate o surgelate) e 46.32.32 (commercio all'ingrosso di pesci conservati o surgelati e di prodotti a base di pesce).

infografica

La distribuzione della popolazione secondo le classi merceologiche

Il comparto del commercio all’ingrosso di prodotti conservati e surgelati presenta una marcata specializzazione nel settore ittico, che da solo raccoglie il 62,7% dell’intera popolazione analizzata. Si tratta quindi della componente dominante, attorno alla quale ruotano gran parte degli operatori e delle dinamiche di mercato. A seguire, con una quota pari al 34,3%, si collocano i grossisti di frutta e ortaggi conservati o surgelati, che rappresentano un segmento comunque rilevante, capace di contribuire in modo significativo alla varietà dell’offerta e alla filiera agroalimentare.
Più marginale, invece, è il peso del commercio all’ingrosso di carni conservate o surgelate, che si attesta quasi al 3%, indicando una presenza più contenuta in termini di operatori del settore. Nel complesso, il settore mostra dunque una struttura fortemente orientata verso i prodotti ittici, pur mantenendo un ruolo importante anche nella distribuzione di alimenti vegetali e, in misura minore, di carni.

 

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La distribuzione geografica delle imprese del commercio all'ingrosso di surgelati

A livello territoriale le circa 1.100 realtà italiane che commercializzano all’ingrosso prodotti surgelati o conservati si concentrano per oltre la metà nel Mezzogiorno (56,4%). Nello specifico le imprese del settore analizzato si trovano per il 36,1% nel Sud, per il 20,3% nelle Isole, per il 14,3% al Centro per il 17,2% al Nord-Ovest, e per il restante 12,1% al Nord-Est.
La Campania con il 21,7% delle realtà del comparto è la regione con la più alta concentrazione territoriale di grossisti di prodotti conservati o surgelati in Italia. Completano la top ten della classifica regionale Sicilia (18,2%), Lombardia (12,3%), Lazio (9,2%), Puglia (6,8%), Veneto (6%), Calabria (5,1%), Emilia-Romagna (4,5%), Toscana (3,2%) e Piemonte (3%). Nelle ultime cinque posizioni del ranking troviamo, invece, Friuli-Venezia Giulia (0,5%), Basilicata (0,4%), Umbria (0,4%), Molise (0,3%) e Valle d’Aosta (0,1%).

I grossisti campani di prodotti conservati o congelati

Le circa 250 realtà del settore analizzato attive in Campania si trovano in prevalenza in provincia di Napoli, territorio in cui si concentrano il 57,1% del totale regionale, seguono Salerno (27,9%), Caserta (10,8%), Avellino (3,3%) e infine Benevento (0,9%). Il tessuto imprenditoriale della popolazione regionale del settore si caratterizza per un’ampia presenza di società di capitali (il 74,2% del totale).
È invece minore la percentuale delle società di persone (12,9%) e delle ditte individuali (12,5%).
Tra le società di persone è degna di nota la presenza delle società in accomandita semplice (11,7%).
Infine, è da segnalare tra le realtà campane che commerciano all’ingrosso surgelati, la quota non trascurabile di imprese giovanili (il 19,2% del totale). Tra quest’ultime nel 79,3%% dei casi la partecipazione del controllo e della proprietà è detenuta in maniera esclusiva da under 35, nel 22,4% il controllo è forte, mentre nel restante 1,7% la presenza è maggioritaria.

Le caratteristiche del tessuto imprenditoriale del settore analizzato

Il tessuto imprenditoriale del settore è formato per la stragrande maggioranza da microimprese (realtà con meno di 10 dipendenti e con un fatturato annuo che non eccede 2 milioni di euro) e che rientrano tra le società di capitali (67,6%).
Il restante 32,4% della popolazione, invece, si divide tra le società di persone (9,3%), le imprese individuali (22,2%) e le altre forme societarie (0,9%).
In particolare, tra le società di capitali è da segnalare la quota delle società a responsabilità limitata (53,1%) e delle società a responsabilità limitata semplificata (11%).

Negli ultimi anni l’andamento dell’occupazione nel settore ha mostrato una dinamica particolarmente positiva. A dicembre 2024 si è infatti registrato un incremento significativo del numero di dipendenti, pari al +4,2% rispetto al 2023 e addirittura al +8,4% rispetto al 2022, confermando un trend di crescita stabile. Analizzando più nel dettaglio la composizione delle imprese, emerge che circa il 56,1% delle realtà operative impiega meno di due addetti, evidenziando quindi ancora una volta una struttura fortemente caratterizzata da microimprese.

Nonostante ciò, il numero medio di dipendenti per azienda nel comparto si attesta attorno alle 3,2 unità, un valore che lascia intravedere la presenza anche di imprese più strutturate, capaci di assorbire una quota maggiore di forza lavoro.

score

L’export e la propensione all’innovazione del settore

Nonostante l’export dei prodotti surgelati italiani sia in crescita, confermando la capacità del settore di adattarsi alle nuove abitudini alimentari globali, le imprese che commerciano all’ingrosso questa tipologia di prodotti si contraddistinguono per uno score di internazionalizzazione piuttosto basso: il 45,4% delle realtà imprenditoriali analizzate, infatti, ha uno score basso e il 15,7% ha un punteggio sotto la media. Poche, invece, le imprese con una propensione alta (7,8%) e quelle con uno score sopra la media (8,1%).
Meno drammatica ma comunque non eccellente è la situazione relativa al tasso di innovazione: infatti, le realtà imprenditoriali con uno score sotto la media sono il 26,2%, mentre quelle con uno score basso il 34,1%. Al contrario il 14% ha uno score di innovazione sopra la media, il 13,5% nella media e il 3,7% uno score massimo.

score

L’affidabilità economico commerciale dei grossisti di prodotti conservati o surgelati

Il dato riguardante l’affidabilità economico commerciale della popolazione analizzata certifica una situazione potenzialmente critica (per il calcolo dell’indice sono utilizzate numerose fonti, tra cui informazioni anagrafiche, indici e dati di bilancio, anzianità aziendale, esperienze di pagamento e presenza di informazioni negative). Tra i grossisti di prodotti surgelati di cui è disponibile il dato, infatti, il 4,7% ha un indice di rischio minimo e il 17,6% ha uno score più basso della media. Le imprese con una rischiosità massima sono, invece, il 28,6% e quelle con un rischio più alto della media sono il 48,5% del totale della popolazione.

 

Il fatturato stimato delle imprese del settore

Secondo gli ultimi dati disponibili il fatturato del settore è in crescita: il fatturato del 2023 è pari a 3,6 miliardi di euro (+13,3% rispetto al 2022). Nello specifico si può apprezzare come le imprese del settore si attestano per l’8% nella fascia di fatturato inferiore ai 50.000€, per l’1,9% nella fascia 50.000 – 99.999€, per il 9,6% nella fascia 100.000 - 499.999€, per il 5,1% nella fascia 500.000 - 999.999€, per il 15,2% nella fascia 1.000.000 – 4.999.999€ e per il 4,7% nella fascia 5.000.000 € - 9.999.999€, per il 5,2% nella fascia 10.000.000 – 49.999.999€, per l’1,5% nella fascia 50.000.000 – 249.999.999€ e per il restante 0,1% nella fascia di fatturato superiore a 250.000.000€.

 

Le classi di fatturato del commercio all’ingrosso di surgelati

Le realtà appartenenti alla popolazione analizzata, che non sono soggette all’obbligo di bilancio e che risultano costituite da almeno un anno, dotate inoltre di un codice ATECO, presentano una distribuzione piuttosto eterogenea in termini di fascia di fatturato stimato. In particolare, una quota estremamente ampia, pari allo 23,5%, si colloca nella fascia più bassa, ovvero quella inferiore ai 500.000€. Seguono le realtà di dimensione maggiore: il 3,2% si colloca nella fascia 500.000 – 999.999€, mentre soltanto il 4% rientra nella classe di fatturato stimato superiore a 1.000.000€. Questi dati evidenziano come la gran parte delle realtà si concentri in una dimensione economica medio-piccola, con un nucleo prevalente nella fascia compresa tra 100.000 - 500.000€ di fatturato stimato annuo, mentre le realtà con fatturato stimato particolarmente elevato risultano più residuali.

Nelle prime dieci posizioni della classifica delle realtà imprenditoriali che commerciano all’ingrosso prodotti surgelati con il fatturato più alto troviamo:

 


CHI SIAMO

iCRIBIS è il portale e-commerce di Cribis che offre accesso alla banca dati di informazioni commerciali su imprese italiane ed estere. Ideale per piccole imprese e professionisti, iCRIBIS aiuta a tutelare i crediti e ridurre gli insoluti. Migliaia di piccole aziende e privati lo scelgono quotidianamente per informarsi su clienti, fornitori e concorrenti, con la garanzia di dati di qualità, sempre accessibili online.

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