IL SETTORE DELL’INDUSTRIA NAVALE ITALIANA
Il settore dell’industria nautica italiana occupa una posizione di primo piano nel mercato della cantieristica navale mondiale. Secondo gli ultimi dati forniti dall'associazione dell'industria nautica italiana, infatti, il settore nautico tricolore nel 2021 ha incrementato del +23,8% il proprio fatturato complessivo, avvicinandosi alla cifra record di 6 miliardi di euro.
Per tale motivo in questo nuovo studio dell’osservatorio iCRIBIS proponiamo uno studio sulle imprese che rientrano nel gruppo 30.1 della classificazione delle attività economiche ATECO 2007, ovvero quello che raccoglie le realtà produttive impegnate nelle costruzioni navali e nella costruzione di imbarcazioni (da diporto e sportive).
La distribuzione geografica dell’industria nautica in Italia
La Toscana con il 15,2% è la regione con la più alta concentrazione di imprese nautiche nazionali. Completano il ranking Liguria (10,5%), Campania (10,3%), Sicilia (10,2%), Marche (8,8%), Lombardia (8,1%), Lazio (7,8%), Veneto (6,4%), Friuli-Venezia Giulia (5,6%), Sardegna (4,3%), Puglia (4,2%), Emilia-Romagna (4,2%), Calabria (1,6%), Piemonte (1,4%), Abruzzo (0,7%), Umbria (0,2%), Basilicata (0,2%), Trentino-Alto Adige (0,1%), Molise (0,1%) e Valle d’Aosta (0,1%).
Il tessuto imprenditoriale del settore dell’industria navale
Se si osserva il settore sotto il profilo merceologico, è possibile osservare come oltre la metà delle imprese navali è impegnata nella costruzione di imbarcazioni da diporto o sportive (54,9%). Degna di nota anche la percentuale delle imprese costruttrici di navi e imbarcazioni (13,7%) e dei cantieri navali per costruzioni metalliche e non metalliche (25,8%). Poche, invece, le aziende specializzate nella costruzione di sedili per le navi (0,1%). Il tessuto imprenditoriale si caratterizza per un ridotto numero di lavoratori: circa sette aziende su dieci, infatti, impiega meno di cinque persone (il 73,5%). Poco meno di tre aziende su cinque, invece, per far fronte al mercato hanno optato per la forma più solida e organizzata della società di capitali (58,97%). Tra quest’ultime il 43,3% sono società a responsabilità limitata, mentre solo l’1,2% sono società per azioni. Le aziende, di cui si conosce il fatturato (circa il 46,1% del totale), si attestano, per il 12,6% nella fascia inferiore ai 50.000 €, per il 4,1% nella fascia 50.000 – 99.999 €, per il 12,2% nella fascia 100.000 - 499.999 €, per il 6,2% nella fascia 500.000 - 999.999 €, per il 7,9% nella fascia 1.000.000 – 4.999.999 €, per l’1,4% nella fascia 5.000.000 – 9.999.999 € e per l’1,7% nella fascia di fatturato superiore ai 10.000.000 €.
Nelle prime dieci posizioni della classifica delle aziende del settore dell’industria navale italiana con il fatturato più alto troviamo:
- Fincantieri S.p.a.
- Azimut - Benetti S.p.a.
- Ferretti S.p.a
- Sanlorenzo S.p.a.
- The Italian Sea Group S.p.a.
- Overmarine Group S.p.a.
- T. Mariotti S.p.a.
- De Wave S.r.l.
- Fratelli D'Amico Armatori S.p.a.
- Cantiere Navale Visentini S.r.l.
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