I FALLIMENTI DELLE AZIENDE IN ITALIA, L'ANALISI COMPLETA SUL 2019

Secondo i dati dell’ultimo studio “Fallimenti delle aziende in Italia” pubblicato da Cribis, il 2019 ha confermato, seppur in maniera lieve, la diminuzione delle aziende che durante l’anno hanno portato i loro libri in tribunale. Durante lo scorso anno, infatti, sono fallite in totale 11.044 attività (una media di circa 30,3 imprese al giorno). Il 2019 si è segnalato per una contrazione rispetto al 2018, anno che aveva fatto registrare 11.233 fallimenti.

fallimenti 2019

Gli ultimi mesi dell’anno, come molto spesso accade, sono i più drammatici sul fronte della gestione fallimenti. Anche nel 2019, infatti, il quarto trimestre è stato il periodo con il numero più alto di casi, ben 3.002 imprese contro le 2.867 del primo trimestre, le 2.847 del secondo e le 2.328 del terzo.
A livello territoriale si può apprezzare una relazione ormai nota tra estensione del tessuto imprenditoriale e incidenza dei fallimenti totali. Quest’ultimi, infatti, sono in numero maggiore nelle regioni italiane dove è più alta la concentrazione di imprese. La classifica regionale vede in prima posizione la Lombardia con 2.403 casi (ben 31.436 dal 2010), il Lazio (1.345), il Veneto (967), la Toscana (935), la Campania (869), l’Emilia Romagna (771), la Sicilia (771), il Piemonte (661), la Puglia (468) e le Marche (303). Occupano le ultime posizioni della classifica la Basilicata (58 casi), il Molise (48), e la Val d’Aosta (ultima con soli 16 fallimenti per un totale di 165 casi dal 2010).
Guardando invece ai singoli settori d’attività, si nota una contrazione dei fallimenti che interessa solo alcuni specifici comparti. La diminuzione più significativa è stata fatta registrare dal comparto edile con 1.974 casi contro i 2.248 dell’anno precedente (-12,2%). Bene anche i servizi -1,6% (2.567 casi totali contro i 2.609 del 2018), in controtendenza il commercio +1,3% (3.521 casi contro i 3.475 dell’anno precedente) e il manifatturiero +3,8% (2.086 contro i 2.010 del 2018). I restanti comparti fanno registrare complessivamente 896 casi (+0,6% rispetto al dato del 2018).
I dati degli ultimi mesi del 2019 confermano i segnali fatti registrare nei primi nove mesi dell’anno. Infatti, in tre dei quattro periodi di riferimento c‘è stato un miglioramento rispetto al 2018: -3,5% nel primo trimestre, -4,9% nel secondo, +6,2% nel terzo e -2,4% nel quarto trimestre.
Nel 2019 è cresciuto il numero dei concordati preventivi, che passano da 476 a 528 procedure (+10,9%), sebbene rimangano lontani i livelli toccati prima nel 2013 (1995 casi) e nel 2014 (1622), da quando il numero il numero di questi procedimenti concorsuali è iniziato a diminuire, toccando il minimo proprio lo scorso anno.
I dati di questo 2019 lasciavano intravedere segnali incoraggianti anche per quest’anno, purtroppo la recente crisi sanitaria ed economica ritoccherà al ribasso tali previsioni. Molto dipenderà dalla capacità di resilienza del tessuto imprenditoriale nazionale e dall’efficacia delle misure economiche che verranno predisposte per fronteggiare la situazione.

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