L'INDUSTRIA LATTIERO CASEARIA


Le aziende del settore lattiero-caseario pugliese, che pesano sul totale nazionale per una percentuale pari al 12,3%, si concentrano per il 45,2% in provincia di Bari, per il 12,3% nella confinante provincia di Barletta-Andria-Trani, per il 13,3% nel leccese, per il 13,1% in provincia di Taranto, per il 10,1% nel foggiano e per il restante 6% nel brindisino.

A livello settoriale le imprese si dividono tra la produzione di gelati senza vendita diretta al pubblico, la preparazione del latte per il consumo diretto (trattamento igienico del latte) e le imprese che lo trasformano nei suoi vari sotto-prodotti: burro, yogurt e formaggi (produzione dei derivati del latte). Rispettivamente queste imprese rappresentano il 4,9%, lo 0,9% e il 94,2% delle imprese operanti nel settore.

Il tessuto imprenditoriale è caratterizzato per la stragrande maggioranza (circa il 94,3%) da micro imprese: ditte individuali (il 48,4%), tendenzialmente “giovani” (il 60,9% è stata fondata dopo il 2001), con una media dipendenti di quasi 8 dipendenti (7,8 unità), di questi circa sette sono di sesso maschile (82,4%).

Infine è importante sottolineare il dato riguardante il fatturato. A fronte di un fatturato settoriale a livello nazionale di circa 15 miliardi di euro, le aziende pugliesi si attestano per il 30,8% nella fascia 500.000 - 999.999 €, per il 24,3% nella fascia 100.000 - 499.999 €, per il 20,1% nella fascia 1.000.000 – 4.999.999 €. Agli estremi della distribuzione le aziende che dichiarano un fatturato superiore ai 5.000.000€ (4,3%) e quelle che ne dichiarano uno inferiore ai 100.000€ (0,9%). 

L'INDUSTRIA LATTIERO CASEARIA


Le aziende del settore lattiero-caseario pugliese, che pesano sul totale nazionale per una percentuale pari al 12,3%, si concentrano per il 45,2% in provincia di Bari, per il 12,3% nella confinante provincia di Barletta-Andria-Trani, per il 13,3% nel leccese, per il 13,1% in provincia di Taranto, per il 10,1% nel foggiano e per il restante 6% nel brindisino.

A livello settoriale le imprese si dividono tra la produzione di gelati senza vendita diretta al pubblico, la preparazione del latte per il consumo diretto (trattamento igienico del latte) e le imprese che lo trasformano nei suoi vari sotto-prodotti: burro, yogurt e formaggi (produzione dei derivati del latte). Rispettivamente queste imprese rappresentano il 4,9%, lo 0,9% e il 94,2% delle imprese operanti nel settore.

Il tessuto imprenditoriale è caratterizzato per la stragrande maggioranza (circa il 94,3%) da micro imprese: ditte individuali (il 48,4%), tendenzialmente “giovani” (il 60,9% è stata fondata dopo il 2001), con una media dipendenti di quasi 8 dipendenti (7,8 unità), di questi circa sette sono di sesso maschile (82,4%).

Infine è importante sottolineare il dato riguardante il fatturato. A fronte di un fatturato settoriale a livello nazionale di circa 15 miliardi di euro, le aziende pugliesi si attestano per il 30,8% nella fascia 500.000 - 999.999 €, per il 24,3% nella fascia 100.000 - 499.999 €, per il 20,1% nella fascia 1.000.000 – 4.999.999 €. Agli estremi della distribuzione le aziende che dichiarano un fatturato superiore ai 5.000.000€ (4,3%) e quelle che ne dichiarano uno inferiore ai 100.000€ (0,9%). 

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